La commissione potrà analizzare i profili di gestione degli enti creditizi, le condizioni per l’istituzione di una procura nazionale per i reati bancari e finanziari, la normativa in materia di incompatibilità e conflitto d’interesse delle autorità di vigilanza, il recepimento e l’applicazione agli istituti di credito cooperativo della disciplina europea in materia di vigilanza e requisiti prudenziali ed anche il percorso dell’Unione Bancaria a livello europeo, la relativa disciplina, l’attività e le norme emanate dalle Autorità di vigilanza. Ma non solo. La commissione dovrà anche occuparsi del sistema dei confidi, delle agenzie di rating, dei sistemi di informazione creditizia, dell’utilizzo degli strumenti derivati da parte degli enti pubblici (anche territoriali), il debito pubblico (in relazione alla disciplina sulla cartolarizzazione delle sofferenze ed alla relativa garanzia statale), le fondazioni bancarie e le norme in materia di tutela del risparmio.