Si passerà dai 95 g/km obbligatori dal 2021 agli 80 g/km previsti nel 2025 per poi arrivare al traguardo del 2030, quando le emissioni medie consentite non potranno superare i 59 g/km
Ora è ufficiale: l’Unione Europea ha dato il via libera definitivo al nuovo programma per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica dei veicoli di nuova immatricolazione. In particolare, la media delle emissioni delle automobili che ogni costruttore mette in vendita dovrà passare dai 95 g/km obbligatori dal 2021 agli 80 g/km previsti nel 2025. Un taglio del 15% che ne anticipa uno, ancora più pesante, del 37,5% entro il 2030, quando le emissioni medie consentite non potranno superare i 59 g/km.
Obiettivi davvero ambiziosi, se si considera che nel 2018 la media delle emissioni prodotte dai modelli dei vari costruttori ammontava a 118 g/km: ciò spiana la strada alle tecnologie di elettrificazione dei mezzi endotermici, ovvero all’introduzione nell’offerta dei marchi di veicoli ibridi e 100% elettrici. Lo scorso anno questi ultimi valevano appena l’1,5% sulle 15 milioni di auto vendute in Europa.
Questo nuovo piano di riduzione delle emissioni inquinanti, va detto, rappresenta una via di mezzo fra quelli che erano gli obiettivi inizialmente richiesti dall’Unione Europa – che voleva tagliare la CO2 del 40% entro il 2030 – e le richiesta di alcuni Paesi membri, che proponevano alle autorità europee un’accettata contenuta al 35%. Il compromesso, comunque, è frutto anche della trattativa coi costruttori, che chiedevano di non andare oltre un -30% entro il 2030.
Naturalmente, i fabbricanti di auto che non si atterranno ai limiti saranno sanzionati: il ricavato delle multe potrebbe essere devoluto a un fondo per sostenere la mobilità a zero emissioni e per la formazione dei lavori dell’industria automotive. Una decisione definitiva in tal senso dovrà essere presa entro il 2023.
Giova ricordare coohe l’anidride carbonica è considerata un climalterante che, se in eccesso, contribuisce all’effetto serra e al surriscaldamento globale: e, secondo i dati del Parlamento Europeo, i mezzi di trasporti (inclusi treni e aerei), sono responsabili di circa il 20% delle emissioni totali di gas serra del vecchio continente.