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Fabrizio Corona, la verità sull’arresto: il racconto dettagliato del suo staff

L'ex re dei paparazzi si trova ora a San Vittore ma a raccontare i momenti dell'arresto ci pensa il suo staff con un testo apparso sul sito Edicola Nazionale a firma Corona Magazine: "Quella mattina si era recato presto in ufficio, si erano ormai fatte le 12 e tutto quanto stava procedendo per lui e i suoi dipendenti come una normalissima giornata di lavoro..."

di Giuseppe Candela

Lunedì scorso Fabrizio Corona è stato nuovamente arrestato, dopo la decisione del magistrato del tribunale di Sorveglianze che ha sospeso l’affidamento terapeutico dopo le numerose violazioni delle scorse settimane. L’ex re dei paparazzi si trova ora a San Vittore ma a raccontare i momenti dell’arresto ci pensa il suo staff con un testo apparso sul sito Edicola Nazionale a firma Corona Magazine: “Quella mattina si era recato presto in ufficio, si erano ormai fatte le 12 e tutto quanto stava procedendo per lui e i suoi dipendenti come una normalissima giornata di lavoro. Ad un certo punto, pochi minuti dopo le 12, arrivano dei colpi di citofono. La polizia era arrivata per un probabile controllo, succedeva spesso, nessuno era preoccupato. La polizia entra completamente in borghese, nessuno era vestito in divisa, si capisce subito che c’è qualcosa che non va, piombano nell’ufficio di Fabrizio e chiudono la porta. Dopo un po’ tutti si radunano davanti alla porta, era evidente cosa fosse successo.”

Una notizia che l’ex di Belen Rodriguez sembrava aspettarsi, prima di andare via i saluti a Nina Moric, al figlio Carlos Maria e ai suoi collaboratori: “Una chiamata prima a Nina che è in lacrime distrutta dalla notizia del suo rientro in carcere, poi a sua madre che si trovava nella stessa situazione. Fabrizio non sembra scosso, quasi come fosse una cosa che aveva già previsto o che si sentiva. Chiama tutti i dipendenti dentro l’ufficio e dice a tutti: ‘Ragazzi, probabilmente ennesimo ufficio chiuso, io quello che vi dovevo insegnare ve l’ho insegnato, spero abbiate imparato. Il brand deve continuare ad andare perché Adalet è proprio in questi momenti che deve essere più forte del normale per combattere le ingiustizie”.

“Poi prende uno per uno i ragazzi e le ragazze, li saluta con un abbraccio e se ne va insieme alla polizia recandosi prima a casa sua per salutare il figlio Carlos Maria, poi direttamente al carcere di San Vittore. L’accusa – concludono – è per violazione delle norme imposte dai giudici e la misura presa nei suoi confronti è solo temporanea, quindi molto probabilmente Fabrizio tornerà presto fra di noi”, conclude così il racconto il suo staff.

Il suo avvocato Ivano Chiesa è invece intervenuto a Storie Italiane: “Fabrizio non ha capito che il sistema italiano prevede che nel corso dell’esecuzione della pena si debba tenere un comportamento socialmente corretto. Fa fatica ad accettare le limitazioni che gli impongono. Fabrizio deve capire che queste sono le regole. Mi sento rammaricato, perché è finito di nuovo in carcere per delle cose che tutto sommato sono delle banalità. Basterebbe un po’ di attenzione. Non è che lo fa perché è cattivo o un delinquente“, ha spiegato alla conduttrice Eleonora Daniele per poi concludere: “Non ha commesso delitti, non è andato in giro a sparare. Lui si sforza di migliorare ma è dovuto alla sua natura. Fabrizio non è un criminale e in carcere non ci deve stare. È pericoloso solo per sé“.

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