Fedez, J-Ax e Fabio Rovazzi: amici e colleghi per molti anni. Poi la rottura, la separazione, quasi nessun commento dei diretti interessati fino all’assenza dei due al matrimonio dei Ferragnez: “Non rinnego nulla di quello che abbiamo fatto con Fabio e non rinnego nulla di quello che abbiamo fatto con Ax. Abbiamo fatto delle grandi cose, indipendentemente dal lato musicale. Ovviamente non abbiamo fatto cose alte in termini musicali, ma in termini discografici abbiamo fatto delle cose belle”, ha detto l’ex giudice di X Factor nel corso di una lunga intervista su Youtube con Marco Montemagno.
“Inizialmente tutti ci dipingevano come una lobby discografica – dice Fedez riferendosi a Newtopia – che a tavolino aveva creato questo ‘mostro’ come se fosse una catena di montaggio della discografia. Ma non era vero. Fabio faceva la canzone, perché sul lato artistico faceva tutto lui, e noi mettevamo a disposizione i mezzi per poter fare queste cose. Noi siamo stati bravi a chiudere con i brand, bravi ad andare in televisione ma inizialmente Fabio era un mio amico. Andavamo in vacanza insieme, facevamo i video diari insieme”, ha aggiunto il marito di Chiara Ferragni.
Poi la rottura: “La spontaneità con cui è nata questa cosa secondo me si è percepita. Le separazioni nascono perché io non riesco a vivere queste cose in maniera artefatta. Anche perché, mio errore molto grande, mischio l’affettività al lavoro e a un certo punto non riesco più a recitare la parte del separati in casa e poi riflesso di Pavlov davanti alle telecamere”.
Il rapper ha confermato il suo addio al talent show in onda su Sky: “Ho eliminato la televisione. E’ stata un’esperienza formativa e mi ha insegnato molte cose, ma a un certo punto mi aveva già dato tutto. La televisione oggi ha peso zero.” Per poi concludere parlando del suo matrimonio social con la fashion blogger: “So che c’è molta dietrologia intorno a me e alla mia famiglia, ma non ho un team di persone dietro che mi pubblica le cose, solo amici e la mia Leica. Facendo un parallelismo con la discografia, questo è un periodo in cui la musica vive molto attraverso il personaggio e, a volte, il personaggio diventa molto più forte della musica. Mi rendo conto che la percezione all’esterno possa essere molto al di fuori della realtà, la verità è molto più semplice di come si può pensare sotto questo punto di vista, la quotidianità che raccontiamo è realmente la nostra quotidianità, se no dovremmo vivere due vite parallele.”