“E’ stata una bruttissima cosa. Io non l’ho vista, ero a prendere il David di Donatello, ma mi hanno raccontato cosa è accaduto. La D’Urso non si è comportata benissimo? Sì. E’ stato brutto che l’hanno insultata, trattata male. Lei è una donna con una grande forza, un grande carattere, una persona bravissima. Io le voglio molto bene, insieme abbiamo fatto tanti film, abbiamo condiviso molte cose importanti”: con queste parole Dario Argento ha commentato l’ospitata della figlia Asia a Live-Non è la D’Urso e lo ha fatto a microfoni di Rai Radio2 durante la trasmissione I Lunatici. Il regista ha poi raccontato una curiosità sui suoi film: “Nei miei film la mano dell’accoltellatore è sempre la mia. E’ una cosa che viene da lontano, dal mio primo film. C’era una persona che doveva interpretare l’assassino, ma il pugnale non lo portava bene, lo portava in modo maldestro. Allora ho detto che l’avrei fatto io, l’ho fatto bene e da quel momento in poi ho iniziato a farlo io e ho mantenuto questa cosa in tutti i miei film. In ogni mio film la mano che uccide è sempre la mia. E’ una specie di firma“.
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