“Se la Lega si attiene al contratto di governo, bene. Se dovesse decidere altro, sarà una responsabilità della Lega far cadere il governo”. Il giorno dopo le accuse della Lega sulle presunte lentezze nelle procedure per le adozioni cui ha replicato punto per punto Palazzo Chigi, Vincenzo Spadafora non molla. “Quando si è politicamente più forti, come in questo momento sembra essere la Lega, si ha una responsabilità maggiore nel dare le risposte – ha detto sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari opportunità a In Mezz’ora in più su Rai3 – Se queste risposte non arrivano o se Salvini farà cadere il governo, se ne assumerà la responsabilità. Ma non credo che siamo a questi livelli”, conclude Spadafora.

Anche se quello sulle adozioni è solo l’ultimo terreno di scontro tra le due anime del governo gialloverde. In particolare sul tema del Congresso delle Famiglie a Verona e dei diritti quella col ministro della famiglia Fontana somiglia molto a una guerra interministeriale: “No, è una guerra di coerenza – replica Spadafora – Sono coerente con la mia vita e le mie esperienze ed è dovuto perché ho la delega alle Pari opportunità. Una voce doverosa”. Come quella che ieri sera si è levata direttamente da Palazzo Chigi all’indirizzo di Matteo Salvini, che aveva dimenticato che il “destinatario delle delega sulle adozioni è il ‘suo’ ministro Fontana”. “Per questo c’è stato il richiamo da palazzo Chigi a stare più sulle carte, piuttosto che andare solo in giro a fare propaganda“.

Il Carroccio è alleato di governo, ma le fibrillazioni negli ultimi mesi sono aumentate. Le elezioni europee si avvicinano e i 5 Stelle sanno che per evitare di farsi fagocitare dagli alleati devono distinguersi e diversificare la loro offerta politica: “La Lega si sta spostando molto a destra, una destra che può fare paura al nostro Paese – prosegue il sottosegretario – Non credo che molte donne della Lega siano contente che la Lega abbia messo il cappello sul congresso della famiglia a Verona”. Del quale, spiega ancora, “mi preoccupa il clima di odio verso chi non la pensa in quel modo, come se fossero fuori dal mondo, invece fuori dal mondo sono loro”. Coloro che hanno dato vita a un forum che “ha dato sfogo a una serie di istinti omofobi e razzisti di cui questo Paese non ha bisogno. Come se pensassero che diminuendo i diritti di tutte le altre realtà sociali loro possano vivere meglio”.

Intanto sul fronte leghista proseguono le manovre sul nuovo tema indicato dal segretario nazionale in persona dal palco di Verona: “Domani la Lega depositerà una proposta di legge per istituire la Commissione parlamentare di inchiesta sul business delle case famiglia e per velocizzare adozioni nazionali e internazionali – si legge in una nota firmata dai capigruppo Lega di Senato e Camera, Massimiliano Romeo e Riccardo Molinari – Occorre fare chiarezza da una parte e, dall’altra, velocizzare le adozioni: ci sono migliaia di coppie in fila d’attesa da anni. Solleciteremo inoltre la calendarizzazione della nostra proposta, ferma in Parlamento da tempo, sugli asili nido gratis“.

Era stato Salvini a lanciare la campagna: “Comincerò a mettere occhio al business delle case famiglia che tengono in ostaggio migliaia di bambini per guadagnarsi dei quattrini. – ha detto sabato il vicepremier leghista – Li andremo a beccare paese per paese, città per città. Tra le 3mila esistenti ce ne sono tantissime che fanno benissimo il loro lavoro, ma c’è qualcuno che non molla il minore perché gli fattura milioni di euro. Poi sarei io il sequestratore di minori…”.

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