“Lorenzo Fontana dice che dormivo circa il suo operato nel ministero della Famiglia? No, avremmo bisogno di qualche ora di sonno in più, perché è un periodo di grande fatica, ma eravamo sveglissimi. E stiamo ancora aspettando i benefici concreti dell’azione del ministero di Fontana”. Così a Omnibus (La7) il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Vincenzo Spadafora risponde alla polemica intervista rilasciata dal ministro leghista Lorenzo Fontana al Corriere della Sera (“I 5 Stelle ci coprono di insulti, forse non vogliono governare con noi”).
E rivela: “Siamo stati insieme con Fontana due settimane, dieci giorni prima del convegno a New York alla conferenza mondiale sulle donne. E io non ho fatto altro che ricordargli che era assurdo il fatto che lui andasse lì e che erano ridicole le posizioni di Verona. Quando riesco a incontrarlo gliene parlo molto volentieri e glielo ribadirò. Gliel’ho ripetuto anche a voce personalmente mentre eravamo a New York pochi giorni prima. Spero mi abbia riconosciuto, però ero io“.
Il politico del M5s attacca duramente il congresso delle famiglie a Verona: “Sabato scorso è andata in onda la fiera dell’ipocrisia e del passato. Quello di cui si è parlato a Verona è togliere i diritti ad altre persone, pensando così di stare meglio. Io credo che mettere il cappello su queste tesi sia stato un autogol della Lega. Cosa è cambiato nella relazione tra M5s e Lega? E’ cambiato proprio il fatto che dovremo fare argine rispetto a una deriva che mi spaventa veramente, che si sposta a destra e che mi ricorda proposte del passato – continua – che pensavamo di aver superato definitivamente nel nostro Paese. Trovo questo davvero vergognoso nel 2019 e non lo possiamo consentire. Su questi temi tra Lega e M5s non si può trovare un compromesso, si è andati oltre il contratto di governo. Quello che è emerso a Verona è un forte arretramento culturale che il nostro Paese non si può permettere”.
Sulle ultime dichiarazioni di Salvini (“Qui comando io”) e sul ddl Pillon, Spadafora dichiara: “Mi ricorda una bellissima canzone di tantissimi anni fa (di Gigliola Cinquetti, ndr), io sono appassionato del genere. Come Di Maio, spero che mentisca. Il provvedimento Pillon è chiuso, quel testo non arriverà mai in Aula non se ne parla più,, è archiviato. Sono state fatte le audizioni in Commissione Giustizia, adesso c’è un nuovo tavolo Lega – M5s, al quale sono state invitate anche le opposizioni per scrivere un nuovo testo. Ci saranno nuovi attriti con la Lega? Su alcune cose non si arretra. Bisogna andare avanti a qualunque costo“.