I marchi (Keebler, Mother's, Famous Amos e Murray's) appena finiti sotto l'ombrello del gruppo piemontese hanno realizzato vendite nette per quasi 900 milioni di dollari e un risultato operativo di circa 75 milioni
Ferrero fa di nuovo ‘shopping’ in Nord America. A poco più di un anno dall’operazione con cui si era aggiudicata il business dei dolci di Nestlé, il gruppo di Alba ha concluso un accordo con un altro colosso, Kellogg’s, per l’acquisto questa volta di un pacchetto di brand che spaziano dai biscotti alle crostate, passando per coni gelato e snack alla frutta dei marchi Keebler, Mother’s, Famous Amos e Murray’s.
Il valore complessivo della transazione, rende noto la società statunitense, è di 1,3 miliardi di dollari – circa 1,16 miliardi di euro ai tassi correnti – con l’affare che dovrebbe giungere al closing entro la fine di luglio. “Questa cessione è un’altra azione che abbiamo intrapreso per ridefinire e concentrare il nostro portafoglio, andando verso una complessità ridotta, investimenti più mirati e una crescita migliore”, sintetizza il presidente e ceo Steve Cahillane, spiegando la posizione di Kellogg’s.
Dal lato di Ferrero, l’operazione sembra appunto porsi in scia a quella concordata nel gennaio 2018 nella stessa area geografica con Nestlé, del valore di 2,8 miliardi di dollari. La società italiana, già nota oltreoceano per l’iconica Nutella, ma anche per i cioccolatini Rocher e le caramelle Tic Tac, si porta questa volta in casa oltre ai biscotti dei quattro marchi anche quelli prodotti per le “girl scout” statunitensi e altri prodotti dolciari.
Lo scorso anno, i brand appena finiti sotto l’ombrello del gruppo piemontese hanno realizzato vendite nette per quasi 900 milioni di dollari e un risultato operativo di circa 75 milioni.