A marzo sono state immatricolate 193.662 auto, il 9,61% in meno rispetto allo stesso mese del 2018. A rendere noto il forte calo delle vendite sono i dati del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in un comunicato. Cifre che non migliorano sul trimestre: nei primi tre mesi dell’anno il totale delle auto vendute è pari a 537.289, il 6,5% in meno dell’analogo periodo dell’anno scorso. Nel corso del mese sono poi stati registrati 380.227 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -8,31% rispetto a marzo 2018. A marzo 2019 il volume globale delle vendite (573.889 autovetture) ha dunque interessato per il 33,75% auto nuove e per il 66,25% auto usate. Il gruppo Fca ha venduto nel mese in Italia 48.052 auto, il 19,31% in meno dello stesso mese di un anno fa. La quota è scesa dal 27,8% al 24,8%. Nel trimestre il calo tendenziale è del 16,57 per cento.
“La mancanza del Decreto attuativo e la predisposizione della piattaforma necessari alla richiesta dell’ecobonus stanno disorientando i consumatori e penalizzando l’operatività delle aziende”, commenta Michele Crisci, presidente dell’Unrae, l’associazione delle case automobilistiche estere. “Inoltre in prospettiva lo scenario del mercato non può che peggiorare, considerato che gli effetti sulle vendite dell’Ecotassa non sono ancora oggettivamente rilevabili: tra le fasce penalizzate dal malus, infatti, quella da 161 a 175 g/km di Co2 ad esempio nel mese di marzo ha visto un incremento delle immatricolazioni, trattandosi, però, di auto ordinate prima del 1 marzo e, quindi, esenti dal pagamento della tassa. Questo è un calo di mercato che non può non preoccupare l’intero comparto. Un calo che peraltro era stato ampiamente previsto e prospettato nei dettagli al Governo ancora a dicembre nel corso della riunione sul bonus/malus presso il ministero dello Sviluppo Economico. A questo punto diventa pleonastico ribadire l’urgente necessità di un Tavolo su cui discutere di una visione strategica della mobilità in Italia. Un Tavolo al quale diamo ancora piena disponibilità a partecipare nell’interesse delle aziende che rappresentiamo e del mercato italiano”.
Anche l’Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica parla di “un preoccupante trend discendente (-9,6%), su cui ha pesato anche un giorno lavorativo in meno (21 giorni a marzo 2019 contro i 22 di marzo 2018)”. Secondo il presidente Paolo Scudieri “incide su questo risultato anche il perdurante calo dell’indice del clima di fiducia dei consumatori, stanti anche le previsioni negative sull’andamento dell’economia italiana. Le vendite di auto ‘alto di gamma’, dopo una crescita del 19% a febbraio, mese antecedente l’entrata in vigore del bonus/malus, registrano a marzo un calo del 27%. Gli unici segmenti in rialzo nel mese sono i Suv compatti (+16%) ed i monovolumi piccoli (+7%)”.
Fca dal canto suo sottolinea, in una nota, la crescita del gruppo nelle vendite ai clienti privati nel trimestre (+17% rispetto all’anno scorso), oltre che nelle flotte e nel noleggio a lungo termine.