Ford ha tolto i veli al suo nuovo sport utility di taglia media. Oltre alle motorizzazioni tradizionali, sarà disponibile anche in versione ibrida e ricaricabile tramite presa di corrente. Gli allestimenti saranno tre, mentre il listino verrà comunicato in un momento successivo
Nell’ambito del Go Further Event, il principale evento mondiale organizzato da Ford, è stata svelata la nuova generazione della Kuga, primo suv dell’Ovale Blu a essere offerto con motorizzazioni mild-hybrid, plug-in e hybrid. Il modello andrà a battagliare nell’affollato segmento delle sport utility attorno ai 4,6 metri di lunghezza (4,63 per la Kuga). Si tratta di un veicolo di fondamentale importanza per la marca: è il suv Ford più venduto in Europa e il terzo pilastro della casa, dopo Fiesta e Focus.
Basti pensare che nel 2018 sono state vendute quasi 154 mila Kuga (mentre dalla sua introduzione, datata 2008, ne sono state immatricolate oltre un milione), numero che ha permesso di aumentare del 19% le vendite dei veicoli a ruote alte della marca. Kuga è anche il primo suv di Ford sviluppato sulla nuova piattaforma globale “C2”: rispetto al modello uscente la rigidezza torsionale cresce del 10%, mentre il peso scende di 90 kg (nonostante nel cambio generazionale la vettura sia cresciuta di 8,9 cm in lunghezza e 4,4 in larghezza), a tutto vantaggio di efficienza e guidabilità.
All’interno spicca il sistema infotelematico Sync 3, che si gestisce tramite uno schermo touch-screen da 8” installato in plancia e connesso alla rete. La strumentazione, invece, beneficia di un display da 12,3”. E non mancano comodità come il sistema di ricarica wireless per smartphone. Il divanetto posteriore può scorrere longitudinalmente per conferire più spazio a passeggeri o bagagli a seconda delle necessità. Il portellone posteriore, peraltro, è dotato del sistema di apertura automatico: chi ha la chiave in tasca può farlo aprire muovendo il piede sotto il paraurti posteriore.
Curato il corredo tecnico dedicato alla sicurezza: prevede il sistema di mantenimento automatico della corsia di marcia, il sensore dell’angolo cieco dei retrovisori, frenata automatica di emergenza, cruise control con funzione di arresto completo e ripartenza nonché il riconoscimento dei limiti di velocità. A richiesta chicche come l’head-up display, l’impianto audio B&O da 575 watt – che può emettere suoni di frequenza opposta a quelli provenienti da motore e trasmissione per abbattere la rumorosità interna – e il dispositivo di parcheggio automatizzato. Tre gli allestimenti a catalogo: l’elegante Titanium, lo sportivo ST-Line (che include ruote in lega leggerà da 18” o 19”) e l’esclusivo Vignale.
Ma veniamo alle motorizzazioni: la versione plug-in hybrid (ricaricabile pure alla presa di corrente domestica in circa quattro ore) prevede un’unità termica da 2,5 litri di cilindrata supportata da un elettromotore collegato a una batteria a litio da 14,4 kWh (che può essere rigenerata anche dal motore termico). La potenza complessiva ammonta a 225 Cv e l’auto può viaggiare per circa 50 km in modalità 100% elettrica, a emissioni zero. Il consumo medio omologato è stimato in 1,2 litri/100 km, con emissioni di CO2 contenute a 29 g/km.
La Kuga Hybrid, invece, non è ricaricabile esternamente ma solo tramite il motore termico e nelle fasi di decelerazione: sfrutta il medesimo motore 2.5, un’unità elettrica alimentata a batteria e un cambio automatico sviluppato da Ford. Arriverà sul mercato nel 2020 in versione a trazione anteriore o con quattro ruote motrici. Il consumo medio omologato dovrebbe attestarsi attorno ai 5,6 litri/100 km.
Poi c’è il 2 litri turbodiesel da 150 Cv con tecnologia mild-hybrid: al posto di un alternatore tradizionale impiega un generatore che fa anche da motorino di avviamento, azionato a cinghia. Questo dispositivo consente il recupero e lo stoccaggio di energia durante le decelerazioni e la ricarica di un pacco batterie a 48 Volt. Inoltre, il motogeneratore supporta il motore termico in fase di accelerazione e fa funzionare gli accessori elettrici dell’auto. Questa tecnologia promettono un consumo medio omologato di 5 litri/100 km.
Di stampo più tradizionale il turbodiesel 2 litri da 190 Cv di potenza a trazione integrale (consumo medio previsto di 5,7 litri/100 km) e il più piccolo 1.5 da 120 Cv (4,8 l/100 km): entrambi sono abbinabili a un nuovo cambio automatico a 8 marce. Sul fronte benzina figura l’EcoBoost da 1.5 litri che, grazie al turbo, assicura potenze comprese da 120 e 150 Cv e un consumo medio a partire da 6,5 litri/100 km. I prezzi sono ancora da definire ma, a titolo di riferimento, la Kuga da pensionare prevede un listino a partire da 26 mila euro.