I figli degli immigrati scendono in piazza per rilanciare il tema dello ius Soli. Le associazioni in difesa dei diritti della seconda generazione, quella costituita dai figli di migranti, annunciano una marcia nella Capitale il prossimo 9 maggio per rilanciare il tema dello ius Soli “alla luce del caso di Rami e Adam, i giovani eroi bambini del bus di San Donato Milanese“. I due ragazzi sono stati invitati a partecipare come “testimonial” alla manifestazione che si svolgerà a Roma il 9 maggio. Sono anche stati invitate star internazionali dello sport come Mario Balotelli per sostenere una legge che, secondo recenti sondaggi, ha il consenso della maggioranza degli italiani.
Differenza tra ius soli e ius culturae
“Almeno a un milione di italiani viene negato un diritto fondamentale. Vogliamo affrontare la questione della cittadinanza in maniera adulta, senza farci più influenzare dai partiti politici e riportare in Parlamento il tema della riforma dello ius culturae“, spiega l’associazione ‘Neri Italiani’. L’obiettivo della marcia è quindi riaprire il dibattito sullo ius culturae e non sulla proposta di legge di ius soli “temperato” il cui iter parlamentare non è stato portato a compimento nella scorsa legislatura. La differenza (leggi l’approfondimento) è in sintesi che lo ius culturae dà la cittadinanza a chi ha superato almeno un ciclo scolastico di cinque anni mentre lo ius soli “temperato” presentato al Senato nella scorsa legislatura prevede, tra le varie norme, che diventi cittadino italiano chi ha almeno un genitore in possesso del permesso di soggiorno da 5 anni.
“Non siamo considerati pienamente umani”
L’evento, nato da Facebook, “punta ad aggregare una serie di movimenti e realtà sparse nel Paese per una serie di appuntamenti sul territorio nazionale, stabiliti in date che hanno un valore simbolico”. Il manifesto della marcia aggiunge anche che “il nero, unito a tutte le altre minoranze, forma un insieme di esseri umani che subiscono sostanzialmente sempre la stessa discriminazione: non essere considerati pienamente umani“. Il presidente di “Neri Italiani” e primo firmatario del manifesto Amin Nour ha spiegato che “in un momento in cui si torna spaventosamente a parlare di ‘ius sanguinis’ abbiamo deciso di lanciare la marcia il prossimo 9 maggio, una data in cui si ricorda la fine della seconda guerra mondiale in Europa ma anche la proclamazione dell’impero da parte di Mussolini oltre che la festa dell’Europa“.
Ed è già pronta la seconda manifestazione
Sempre a proposito di date simboliche Nour ha spiegato che ci sarà un’altra manifestazione il prossimo 2 giugno, “giorno in cui fu conferita la cittadinanza degli Stati Uniti agli indiani”. La manifestazione è organizzata da giovani che “non vogliono sentirsi traditi” in un Paese dove studiano e lavorano. Tra questi c’è anche Elizabeth Arquinigo Pardo, la ragazza peruviana in Italia da 18 anni che scrisse a Matteo Salvini per chiedere la cittadinanza.