L’impalcatura fiscale non cambia rispetto allo scenario concordato la scorso dicembre”, ha sottolineato invece il premier. Questo perché, ha continuato, “il rallentamento viene riconosciuto come transitorio dalle regole europee”. E ancora: “Il governo aveva previsto il rallentamento del debito pubblico, quindi ha elaborato una manovra che vuole perseguire una politica espansiva, ma responsabile, approvando misure di cui il paese necessitava da troppi anni per ristabilire equità sociale”, precisando che in settimana verrà approvato dal Consiglio dei ministri il decreto crescita, “con misure in grado dare impulso a crescita e effettiva e potenziale”.