Meno della metà delle scuole possiede un certificato di agibilità-abitabilità e nello scorso anno scolastico vi è stato un record di crolli e distacchi significativi di intonaco, ben 50 riportati dalla stampa. Mentre dall’inizio del 2018/2019 vengono registrati già 47 crolli, uno ogni tre giorni. Complessivamente sono oltre 250 i cedimenti dal 2013 a oggi. Ad aggravare il tutto, più di 17mila edifici scolastici si trovano in aree con una pericolosità sismica considerata alta o medio-alta. È questa la fotografia, scattata da Cittadinanzattiva e Save the Children, degli edifici scolastici italiani frequentati ogni giorno da circa 8 milioni di studenti e un milione di lavoratori del settore.
In occasione del decennale del sisma che ha devastato L’Aquila e colpito decine di comuni limitrofi, quindi, le due associazioni hanno presentato una proposta di legge sulla sicurezza nelle scuole alla presenza di parlamentari di partiti diversi. Un atto volto a sollecitare risposte adeguate e rapide da parte del Parlamento, “a prescindere dalle divisioni partitiche” ci tengono a specificare gli ideatori, oltre che fare proposte e suggerire soluzioni. “Il nostro manifesto nasce dall’esigenza urgente di intervenire in maniera più chiara e organica sul tema della sicurezza negli istituti scolastici. Nonostante la scuola sia, tanto da un punto di vista strutturale che da un punto di vista sociale ed economico, uno dei pilastri fondamentali del nostro Paese, manca una normativa chiara e completa che definisca diritti, obblighi, responsabilità e misure di supporto e garantisca piena sicurezza a quanti vivono la scuola quotidianamente”, spiegano i promotori.
“Abbiamo un patrimonio di 40.151 edifici attivi, di proprietà di Comuni, Province e Città metropolitane ma lo stato di manutenzione e monitoraggio delle nostre scuole è carente, non degno di uno Stato del G-7”, denuncia a Ilfattoquotidiano.it il segretario generale di Cittadinanzattiva Antonio Gaudioso. Secondo i dati presentati dalle due organizzazioni, oltre una scuola su due – circa 22mila – è stata costruita prima del 1970 e solo il 53,2% degli edifici possiede il certificato di collaudo statico. Circa 4 milioni e mezzo di studenti tra i 6 e i 16 anni vivono in province totalmente o parzialmente rientranti in aree con una pericolosità sismica alta (zona 1) o medio-alta (zona 2), nelle quali si trovano 17.187 edifici scolastici, pari al 43% del totale. Tutela dei diritti degli studenti, a cominciare dai più piccoli, piena informazione alle famiglie e rilancio della scuola come patrimonio di tutti rappresentano una “battaglia civile comune” per le attività di Save the Children e Cittadinanzattiva.
Quali sono le soluzioni proposte al governo per migliorare la situazione? “Il manifesto contempla 9 punti che vogliono diventare i capisaldi di una proposta di legge condivisa il più possibile da tutto il Parlamento. In particolare occorre – aggiunge Gaudioso – sburocratizzare e accelerare gli interventi di messa in sicurezza delle scuole, di ricostruzione di quelle che hanno subito danni a causa dei vari eventi sismici, di costruzione di nuovi edifici che rispondano a criteri di innovazione sia sotto il profilo strutturale che della didattica; dare supporto tecnico, oltre che fondi adeguati, agli enti locali e ai dirigenti scolastici, definendo obblighi e strumenti di interventi”.
Il manifesto presentato martedì alla Camera sottolinea come “da un lato sia un diritto fondamentale per bambini, insegnanti e personale non docente quello di frequentare strutture sicure, ricevere una piena informazione, partecipare ai temi della sicurezza scolastica in prima persona” e dall’altro non si può invece “prescindere da una definizione chiara di competenze e responsabilità e dal garantire un supporto tecnico permanente a favore degli enti locali”. Un punto fondamentale è inoltre il superamento dell’attuale” frammentazione delle fonti di finanziamento per la sicurezza delle scuole, la creazione di una vera e propria cultura della prevenzione e della sicurezza e misure di sostegno per i bambini e i ragazzi coinvolti nelle emergenze”.
Cittadinanzattiva e Save the Children ritengono inoltre “essenziale” che sia “previsto in via generale che associazioni con comprovata esperienza e competenza in materia di sicurezza scolastica possono intervenire in giudizio a tutela dei bambini e delle comunità interessate”. Alcuni dei parlamentari presenti il 2 aprile, “a cominciare dal presidente della Commissione Istruzione, Scienza e Cultura della Camera Luigi Gallo, hanno dichiarato il loro impegno a depositare la proposta di legge entro il prossimo trimestre di quest’anno”, conclude Gaudioso.