“Bisogna spiegare alla gente che i rom esistono, sono quasi tutti cittadini europei. Quindi, non possono essere espulsi. Chi promette l’espulsione dei rom non conosce le leggi e sta promettendo cose che non può mantenere”. Così, a Tagadà (La7), il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta le proteste avvenute a Torre Maura, nella periferia est di Roma, contro l’arrivo di alcune famiglie rom.
Con una stoccata al ministro dell’Interno, Matteo Salvini, Travaglio continua: “Si è detto che i campi rom non sono la soluzione a causa di tutti i problemi che creano. Quindi, si è deciso di superare gradualmente i campi rom. Queste famiglie che sono state portate a Torre Maura sono famiglie con molti bambini e molte donne incinte. Non possono essere lasciate per strada. C’è una cooperativa che ha vinto una gara d’appalto europea per l’accoglienza di quelle poche decine di famiglie. Queste ultime sono state destinate a quella cooperativa, ma i cittadini si sono rivoltati, anche aizzati dai neofascisti“.
Il direttore del Fatto aggiunge: “Si sono scatenate scene orribili, come quella in cui sono stati buttati per terra e calpestati i panini con cui quei bambini venivano rifocillati. Là ci vorrebbe un intervento drastico dell’ordine pubblico. Salvini ha detto giustamente: ‘Non tollereremo violenze’. Io invece ho l’impressione che certi tipi di violenze di certa provenienza di destra vengano tollerate, perché altrimenti Salvini dovrebbe spiegare alla Raggi come farebbe lui, con un colpo di bacchetta magica, a far sparire i rom dalla vista delle persone. Dato che non è possibile, bisogna semplicemente ricollocare i rom in centri, possibilmente piccoli, in modo da evitare onde razziste di reazione. La soluzione è questa, perché dire ‘via i rom’ non significa niente”.