Politica

Vitalizi, trovata intesa tra Stato e Regioni per tagliare anche quelli dei consiglieri

L'annuncio del ministro per le Autonomie Erika Stefani al termine della conferenza Stato-Regioni: "È un risultato storico che mette fine a benefici odiosi ormai anacronistici". Fraccaro (M5s): "Consentirà di risparmiare 150 milioni di euro in 5 anni". Esulta Di Maio: "Un altro passo avanti". Bonaccini: "Modello Emilia-Romagna"

Stato e Regioni trovano l’accordo per il taglio dei vitalizi dei consiglieri. Come già succede per i parlamentari di Camera e Senato, anche agli eletti regionali sarà applicato il metodo contributivo per tutti gli assegni, diretti, indiretti e di reversibilità.  In pratica, si riceve in base a quanto è stato versato. “È stata raggiunta l’intesa. È un risultato storico che mette fine a benefici odiosi ormai anacronistici”, ha annunciato il ministro per le Autonomie Erika Stefani al termine della conferenza Stato-Regioni. Come spiega il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro, la riforma “cancellerà per sempre i vitalizi dei consiglieri regionali e consentirà di risparmiare 150 milioni di euro in 5 anni“. “Con quest’accodo saniamo una situazione inaccettabile applicando finalmente a tutti i politici le stesse norme che valgono per i cittadini”, aggiunge Fraccaro. Secondo l’accordo, entro la fine di maggio le Regioni approveranno le leggi per applicare il taglio.

Una “giornata storica”, la definisce Luigi Di Maio. “Ringrazio le Regioni per aver compreso la necessità di dare un segnale diverso – commenta il capo politico dei Cinquestelle – Il cambiamento c’è e lo stiamo vedendo, ma la strada è ancora lunga. Quello odierno è un altro passo avanti. Non ci fermiamo”. Esulta anche l’altro vicepremier, Matteo Salvini: “Taglio di sprechi e privilegi, con la Lega si passa dalle parole ai fatti. Ne sono orgoglioso!”, dichiara.

“Un altro segnale di sobrietà, sancito da un accordo che vede insieme Governo e Regioni”, ha detto Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e della conferenza delle Regioni. “Si arriva oggi – ha detto – dove l’Emilia-Romagna stava già da un po’ di anni. Non è un caso se questa misura, che produrrà un risparmio complessivo di poco superiore ai 20 milioni l’anno, non tocca di fatto la nostra Regione. Proprio in Emilia-Romagna abbiamo aperto la strada a livello nazionale, abolendoli anni fa per i neo eletti”. “Io personalmente fui uno dei primi consiglieri regionali a rinunciare al vitalizio stesso – sostiene il governatore – Siamo poi intervenuti successivamente per ridurre l’importo di quelli degli ex consiglieri. E abbiamo da sempre le indennità più basse. Per questa ragione in Emilia-Romagna non cambia di fatto nulla, in termini di risparmio: è già da molti anni che qui la politica è più sobria”. “Mi piacerebbe anzi, una volta tanto, leggere da M5s e Lega una parola di verità sul fatto che arrivano oggi dove l’Emilia-Romagna li stava aspettando da tempo”, conclude Bonaccini.

“Abbiamo approvato l’ultimo testo che è stato frutto dell’ultima mediazione tra il governo e la nostra commissione Affari istituzionali”, fa sapere il vicepresidente della Conferenza delle Regioni Giovanni Toti. “Insieme abbiamo approvato anche un ordine del giorno delle Regioni per dare uniformità all’interno delle leggi regionali, che dovranno recepire tutto questo – fa sapere il governatore della Liguria –  Il combinato disposto dei due documenti consentirà ai consigli regionali nelle prossime settimane di intervenire, così come da intesa”.