Cinema

Film in uscita, da Noi – Us a Il Viaggio di Yao e poi Shazam, Book club e Butterfly: cosa ci è piaciuto e cosa no

di Anna Maria Pasetti e Davide Turrini

IL VIAGGIO DI YAO - 4/8

di Philippe Godeau. Con Omar Sy, Lionel Basse. Francia 2018. Durata: 104’. Voto: 3/5 (AMP)

Seydou Tall, star del cinema francese, bello, adorato e ricchissimo, non è altrettanto adulato da un’ex moglie ostile che gli impedisce di vedere l’adorato figlio seienne Nathan. Quando la donna non autorizza il bambino ad accompagnare Seydou in un tour promozionale della sua autobiografia in Senegal, sua terra d’origine, l’uomo si ritrova da solo in un paese che conosce solo dalla geografia. Giunto a Dakar l’attore incontra Yao, un ragazzo di 13 anni che ha viaggiato 400 chilometri per un suo autografo: commosso dal gesto, Seydou decide di riaccompagnarlo al villaggio e così facendo sovverte ogni piano iniziale e – in un certo senso – il senso della sua vita. Classico road movie alla scoperta delle proprie radici, Il viaggio di Yao è naturalmente il controcampo del ben più estremo e intimo percorso di Seydou, adulto sradicato che ragiona da “bounty”, cioè da bianco di pelle nera. Il romanzo di formazione è dunque bilaterale: da una parte per il ragazzo che fa il suo ingresso nel mondo degli adulti attraverso la “porta dei sogni”, dall’altra per l’adulto che retrocede ab origine per scoprire un’identità confusa e rimossa, nonché il senso di essere padre. Se il viaggio iniziatico ha, fin qui, poco di originale, ben più interessante è l’aspetto ambientale, che vede un’Africa smart pur nella sua “semplicità” capace di sorprendere un parigino agiato e poco avvezzo all’arte di arrangiarsi. Sy si muove agilmente nei panni di un personaggio che gli è stato cucito addosso per un film che lo riguarda da vicino e che per questo ha deciso di co-produrre.

IL VIAGGIO DI YAO - 4/8
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