Cinema

Film in uscita, da Noi – Us a Il Viaggio di Yao e poi Shazam, Book club e Butterfly: cosa ci è piaciuto e cosa no

di Anna Maria Pasetti e Davide Turrini

L’EDUCAZIONE DI REY - 7/8

di Santiago Esteves. Con Gérman de Silva, Matias Encinas, Jorge Prado, Argentina 2017. Durata: 96’. Voto: 2,5/5 (AMP)

Doveva diventare una serie tv nera e criminale, alla Narcos argentina per intenderci, ma Santiago Esteves ha preferito virare il suo esordio in lungo nel classico film. La precisazione sulla serialità de L’educazione di Rey non è casuale: il testo offre tutti gli elementi per amplificarsi in un modello articolato nel tempo, specie per l’importanza data ai personaggi che coronano il film. La limitazione all’ora e mezza ha pertanto ridotto anche il pathos che probabilmente era nelle intenzioni dell’autore nel suo sviluppare la vicenda di un giovane protagonista (Rey, appunto) nel problematico contesto delle periferie criminali di Mendoza. Queste pullulano di disagio sociale che sfocia inevitabilmente nella malvivenza a più livelli, inclusa la corruzione delle forze dell’ordine. Rey si trova suo malgrado invischiato in una rapina che lo porta a “cadere”, letteralmente, nella serra di una coppia di anziani il cui marito è un ex guardia giurata in pensione. Qui viene protetto da chi lo vuole eliminare con tutti gli effetti del caso. Potenzialmente denso, il film soffre purtroppo di alcune incertezze di scrittura e soprattutto di una mancanza di ritmo, dato assai rilevante in un crime seppur accompagnato dal romanzo di (de)formazione. Esteves comunque offre un discreto sguardo che nel tempo non mancherà di farsi apprezzare maggiormente.

L’EDUCAZIONE DI REY - 7/8
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