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Grey’s Anatomy, scontro tra l’Abc e Shonda Rhimes per un episodio: ecco cosa è successo

A suscitare polemiche è stato il fatto che in quella puntata si cerca di capire se una dei personaggi è stata vittima di stupro. Un tema delicato, che la Rhimes voleva affrontare in modo particolarmente realistico, pronta anche ad andare contro la policy del network Usa che, tra l'altro, fa capo al gruppo Disney

Il 28 marzo scorso è andata in onda una delle puntate più attese e discusse della quindicesima stagione di Grey’s AnatomySilent All These Years, questo è il titolo dell’episodio che secondo quanto ha rivelato la showrunner Krista VernoffThe Hollywood Reporter è stato oggetto di un braccio di ferro tra l’Abc, che trasmette la serie tv cult, e Shonda Rhimes, sua ideatrice e produttrice. A suscitare polemiche è stato il fatto che in quella puntata si cerca di capire se una dei personaggi è stata vittima di stupro. Un tema delicato, che la Rhimes voleva affrontare in modo particolarmente realistico, pronta anche ad andare contro la policy del network Usa che, tra l’altro, fa capo al gruppo Disney e quindi ancor più attento a non disturbare il proprio pubblico.

La puntata in questione era incentrata sul valore del “Sì” e del “No” che delimitano il confine tra consenso e violenza sessuale, motivo per cui la sceneggiatura ha subito un continuo rimpallo tra la writing room e la produzione della rete, che aveva posto il suo veto sulla sequenza, proprio per non turbare i telespettatori. Ma la Rhimes pare sia stata irremovibile, come ha spiegato Vernoff: “In un primo momento abbiamo ricevuto delle annotazioni da parte del Dipartimento che si occupa delle policies della Abc, che solitamente ci ricorda di non usare espressioni esplicite, di non mostrare il seno, di non essere troppo cruenti – ha rivelato -. Questa volta, invece, avevano specificato sulla scena in questione di non mostrare fluidi sui tamponi usati per il test e di non far vedere residui sotto l’effetto del Luminol, che rivelano in genere tracce di sangue e di sperma

“Shonda ha scritto una risposta piuttosto appassionata nella quale rifiutava, ‘rispettosamente’, le annotazioni, sottolineando come la scena servisse a raccontare passo per passo la procedura medica e che non aveva nulla a che fare con la messa in scena di uno stupro”, ha concluso.