Camminare fa bene all’economia dei territori che si attraversano e chi parte lo fa soprattutto in primavera ed estate per fare trekking, stare nella natura o scoprire posti nuovi. La preparazione si fa allenandosi nel tempo libero e il camminatore tipo è maschio è uomo (57%), diplomato o laureato (54%) e over 40. Sono questi gli elementi principali dell’identikit del camminatore italiano che emergono da un sondaggio fatto da Terre Di Mezzo (qui tutti i dati completi), casa editrice specializzata nelle guide dei cammini in Italia e non solo.

E dalla rilevazione – condotta sia sulla base dei dati forniti dalle associazioni o enti che accolgono i pellegrini sia su un questionario lanciato su Facebook, al quale hanno risposto 2.930 camminatori – emerge un dato finora inedito: per la prima volta il numero di persone che percorre i cammini in Italia supera quello degli italiani che hanno ricevuto la Compostela a Santiago. Sono infatti 32.338 le persone che nel 2018 hanno chiesto la credenziale per uno degli itinerari italiani, contro i 27.009 italiani arrivati alla Cattedrale di Santiago. “Non era mai successo. Segno che c’è un potenziale per i cammini italiani”, sottolinea Miriam Giovanzana, direttore editoriale di Terre di mezzo, che ha presentato a Fa’ la cosa giusta! i risultati del sondaggio.

Al primo posto nei cammini italiani c’è la Via Francigena, con 17.092 credenziali richieste, seguita dai cammini francescani (Via di Francesco e Di qui passò Francesco, 7.352), dalla Via degli Dei (3.800), dal Cammino di San Benedetto (2.106), dai Cammini francigeni di Sicilia (1.426) e dalla Via Romea Germanica (652). Nel 2017 in Italia su questi Cammini sono state consegnate 23.547 credenziali, salite ora appunto a 32.338 con una crescita del 27,2%. E a questi numeri devono essere aggiunte le credenziali che sono state consegnate per altri importanti cammini italiani, come per esempio Il Cammino minerario di Santa Barbara e il Cammino Materano.

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