Dopo le tensioni dei giorni scorsi a Torre Maura, oggi il quartiere romano è stato teatro di due manifestazioni contrapposte. Da un lato quella antifascista e antirazzista organizzata dall’Anpi assieme ad Arci, Libera, Cgil e Acli: circa 500 persone hanno sfilato poi in via Walter Tobagi dietro allo striscione “Non me sta bene che no”, la frase pronunciata da Simone, il 15 enne che si era contrapposto ai militanti di Casapound il giorno degli incidenti di fronte al centro di accoglienza che ha ospitato 70 rom. Dall’altro lato, poco distante, sono scesi in piazza i militanti neofascisti.
“Era una manifestazione necessaria – dice Marco, abitante di Torre Maura – perché sono stati giorni molto pesanti e in qualche modo ci voleva un antidoto. Quanti ‘Simone’ ci sono a Torre Maura? Tanti”.
“Le difficoltà che vivono le periferie non devono essere sturmentalizzate per scatenare guerre tra poveri – afferma Enrico Stefàno, presidente dell’Assemblea capitolina del Moviemnto 5 stelle – Siamo qui per ribadire che la dignità umana non va calpestata”.
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