“Non posso vietarlo, ma lo farei se potessi“. Reinhold Messner si schiera contro il concerto che Jovanotti ha annunciato per l’estate, nell’ambito dei suoi “Jova Beach Party”, sulla cima di Plan de Corones in Alto Adige, a 2275 metri di altitudine, dove il grande alpinista ha aperto uno dei suoi musei dedicati alla storia dell’alpinismo. Una presa di posizione dura non tanto contro l’artista, ma contro uno spettacolo che secondo Messner, riporta Repubblica, “non ha senso in montagna, lo si dovrebbe fare altrove“.
“Non giudico Jovanotti come artista, non lo conosco bene – dice Messner al quotidiano – ma mi sembra insensato fare un concerto in cima alla nostra montagna d’estate. Semplicemente perché non è una cosa necessaria. Se fossi l’unico proprietario di Plan de Corones, non autorizzerei mai né tantomeno organizzerei un concerto di questo tipo. Sto provvedendo a comunicare il mio disappunto alle funivie del comprensorio Kronplatz”.
“Il problema è che a Plan de Corones si vogliono copiare eventi simili che hanno avuto successo in altre località turistiche montane – insiste Messner – ma così la montagna viene snaturata. Come con la moda delle piattaforme di vetro che permettono di vedere l’abisso sotto i propri piedi. Si è cominciato con la Skywalk nel Grand Canyon e si sono diffuse un po’ ovunque sulle montagne. L’abisso lo puoi capire solo quando sei esposto veramente, in quel modo invece si commercializza e si strumentalizza la montagna. Questo concerto porta inquinamento acustico e una presenza eccessivamente invadente. Non è necessario”.