Per le elezioni europee abbiamo una buona notizia. Vi sarà una sola lista unitaria a sinistra. Una lista che si pone in alternativa alle destre così come al centro sinistra e avanza una semplice proposta: i soldi ci sono, bisogna prenderli dalle tasche di chi ne ha troppi e utilizzarli per redistribuire il reddito, redistribuire il lavoro e praticare una riconversione ambientale e sociale dell’economia.

L’idea che viviamo in una situazione di miseria, in un Paese povero in cui mancano le risorse, idea propagandata a piene mani in questi ultimi decenni per obbligare il popolo ad accettare i sacrifici, è una immensa bugia priva di fondamento. Una bugia che serve a coprire le enorme disparità sociali che si vivono in Italia e in Europa. Bugia che serve alle destre fasciste per proporre la guerra tra i poveri e per giustificare quel “prima gli italiani” che fa apparire legittima difesa quello che è un puro intento razzista.

Il punto fondamentale è proprio questo: in Italia non esiste alcuna penuria. L’Italia è un Paese molto ricco, con un enorme risparmio privato e l’idea della scarsità permette di dirottare il disagio e la rabbia sociale contro i migranti invece che contro i ricchi. Sulla difesa dei ricchi la convergenza tra Zingaretti e Salvini è impressionante: tutti e due contrari a tassare i grandi patrimoni, tutti e due favorevoli alle grandi opere che servono solo alle grandi imprese. Poi Salvini vuole la tassa piatta ma in compenso Zingaretti è contrario a ridurre l’età per andare in pensione.

Per questo è importante che ci sia la sinistra che pone al centro della propria proposta politica la redistribuzione delle ricchezze a partire dalla tassazione dei grandi patrimoni sopra il milione di euro. Occorre ricostruire una tassazione fortemente progressiva che sposti decine di miliardi dall’alto dei privilegi al basso dei bisogni popolari. Decine di miliardi, non briciole, finalizzati a ridurre l’orario di lavoro a difendere l’ambiente e la vita delle persone.

Perché per smetterla di distruggere l’ambiente, occorre mettere in discussione la centralità del profitto privato: la natura come il lavoro vengono devastati da questo capitalismo di rapina. Occorre un deciso intervento pubblico che guidi e obblighi le imprese private alla riconversione delle produzioni e alla modifica dei prodotti in direzione compatibile con l’ambiente.

La lista unitaria della sinistra pone quindi al centro del proprio programma una modifica radicale del modello di sviluppo basata sulla redistribuzione dei soldi, sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio e sulla riconversione ambientale e sociale dell’economia. La lista unitaria, in controtendenza rispetto alla frantumazione delle ultime elezioni, porta la situazione italiana a una positiva sintonia con la situazione nel resto del continente. Infatti questa lista unitaria è nata grazie al ruolo decisivo del Partito della Sinistra Europea che in questi anni si è sempre più consolidato come il baricentro della costruzione unitaria della sinistra a livello europeo.

Così, in alternativa a destre, socialisti e verdi moderati, in tutta Europa esiste una sinistra che si pone l’obiettivo di sconfiggere le politiche liberiste e le destre fascistoidi. Con queste elezioni europee inizia a esistere anche in Italia.

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