Estesa su cinque continenti e con un sistema radicato, la ‘ndrangheta è una delle organizzazioni più antiche e più sviluppate a livello internazionale. Con le sue origini ottocentesche, come hanno spiegato durante il Festival internazionale del giornalismo di Perugia il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, e il giornalista e saggista Antonio Nicaso, presentando il loro libro Storia segreta della ‘Ndrangheta. Una lunga e oscura vicenda di sangue e potere (1860-2018) in un incontro moderato dal direttore de Ilfattoquotidiano.it Peter Gomez, l’organizzazione ha attraversato guerre e cambiamenti politici, grazie anche alle sottovalutazioni e alle omissioni della classe dirigente. Necessario quindi seguirne le evoluzioni. “Come la società si evolve e le mafie seguono i cambiamenti sociali, noi magistrati inseguiamo i mafiosi con le tecniche del momento”, ha spiegato Gratteri, ricordando che la lotta alle mafie può partire anche dal basso. “Sta al cittadino restare coerente, impegnandosi nel sociale. Deve occupare le strade e le piazze”, ha continuato, mettendo l’accento proprio sul suo territorio, quello di Catanzaro, in cui, ha spiegato, la magistratura spesso è “l’ultima spiaggia”. Un sistema che proprio per le sue origini antiche è ben stabile. La ‘ndrangheta, ha ricordato poi Nicaso, non è mai stata “rivoluzionaria”. “È una sorta di impresa a partecipazione politica – ha affermato lo studioso – Oggi ha il monopolio del commercio di cocaina e molto spesso è sottovalutata”.
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