“L’attivismo della giovane Greta Thunberg sulla questione climatica? Beata lei. Ha tante battaglie da fare nella sua vita. C’è un po’ un senso di invidia”. Così Romano Prodi in merito alle iniziative ecologiste dell’attivista svedese, attesa anche a Roma per il 19 aprile per il FridaysForFuture. “Ha risvegliato improvvisamente un’attenzione che nessun altro strumento mediatico avrebbe mai svegliato”, ha continuato Prodi a margine della sua Lectio magistralis al Cnel, a Roma, sul futuro dell’Europa, precisando che “certamente non può essere lei a decidere ma, secondo me, ha dato un bel contributo. Adesso bisogna tradurlo in finanziamenti, tecnologie. Lo stimolo è stato buono”.
Secondo Prodi, “l’accordo di Parigi del 2015 sul clima è stato un trionfo, eppure non lo rispetta quasi nessuno. È stato rispettato 6 mesi finché l’economia era in crisi. Poi, non appena l’economia si è ripresa, le emissioni di anidride carbonica sono tornate ad aumentare”. Che cosa deve fare allora l’Europa per far rispettare l’accordo? “Deve imporlo – ha detto Prodi – Bisogna rinnovare questi accordi e dare gli incentivi necessari perché vengano rispettati. Servono le politiche, che si fanno solo se ci sono gli accordi politici”.
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