Giulio Andreotti definì Porta a Porta “la terza camera del Parlamento”. Parafrasando il Divo, si potrebbe dire che Stanze Vaticane è la quarta loggia del Palazzo Apostolico Vaticano. Sì, perché la rubrica domenicale del vaticanista Mediaset Fabio Marchese Ragona, in onda su TgCom24, è diventata ormai un appuntamento fisso se si vuole avere il termometro della vita del Papa, del Vaticano e della Chiesa italiana. Cardinali e vescovi sfilano, di domenica in domenica, sul piccolo schermo per commentare la settimana di Francesco in relazione alla cronaca e alla politica italiana. Un’idea che si è concretizzata anche in due fortunati libri.

Dopo Tutti gli uomini di Francesco, vincitore del Premio cardinale Michele Giordano 2019, Marchese Ragona torna, infatti, in libreria con I nuovi cardinali di Francesco. L’autore intervista a uno a uno tutti i porporati scelti dal Papa latinoamericano, molti dei quali presi, proprio come lui, quasi alla fine del mondo. Ne esce un ritratto inedito del volto della Chiesa cattolica di Bergoglio. Ma da entrambi i volumi emerge anche qualche interessante indiscrezione del Papa che verrà dopo Francesco. Del resto Marchese Ragona intervista soltanto i cardinali potenzialmente elettori in un eventuale conclave. Una scelta non certo casuale, che dimostra in modo eloquente come la volontà dell’autore sia quella di guardare anche al di là della pagina storica che la Chiesa di Roma sta vivendo con Bergoglio. E magari prefigurare anche il profilo del suo successore che potrebbe essere uno degli intervistati. 

Una volontà incoraggiata dalle parole del cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis, che firma la prefazione del libro. “È vero – scrive il porporato – che talvolta, purtroppo, anche tra vescovi e cardinali c’è qualcuno che perde la bussola, come se perdesse il campo del proprio telefonino, distaccandosi dalla realtà, alienandosi e combattendo battaglie in solitaria o creando cordate sperando in qualcosa che solo lo Spirito Santo invece può decidere. Persino il Papa è rimasto vittima di duri attacchi, ed è dovere di noi cardinali lottare per difendere, sempre, senza dubbi, il vicario di Cristo. Francesco ci ricorda a tal proposito che creando scandalo e divisioni si dimentica la strada indicata dal Signore, quella dell’unione e della fratellanza! Se si cede alla logica del potere, mettendo al primo posto l’apparenza, l’opulenza, la preziosità delle vesti, si va, senza dubbio, contro lo spirito di Gesù”.

Un volume, come rivela l’autore, incoraggiato dallo stesso Francesco. “Quel ‘vai avanti’ mi è rimasto impresso per mesi, ed è anche per questo motivo che oggi nasce I nuovi cardinali di Francesco, per raccontare ancora meglio l’universalità della Chiesa di Papa Bergoglio, attraverso la voce dei suoi ‘cardini’ sparsi per il mondo, nelle periferie del pianeta, faccia a faccia con i problemi che la società di oggi presenta in tutte le sue forme e sfumature. ‘Vai avanti’, per continuare il racconto, iniziato nel primo volume, di una Chiesa spesso martoriata e mortificata, di una Chiesa che deve fare i conti con mille difficoltà, con mille emergenze, senza tregua. Nel frattempo Papa Francesco ha indetto un nuovo concistoro ordinario pubblico per la creazione di cardinali e così, in questo secondo volume, c’è, da un lato, il racconto degli ultimissimi porporati chiamati dal Santo Padre a essere suoi primi collaboratori e, dall’altro, di quei cardinali che non ero riuscito a rintracciare per Tutti gli uomini di Francesco”.

Marchese Ragona intervista anche gli ultimi porporati nominati dal Papa che lavorano nella Curia romana. Uomini fedelissimi di Bergoglio come Giovanni Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei santi; Luis Francisco Ladaria Ferrer, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede; e Konrad Krajewski, elemosiniere apostolico, il “braccio” della carità di Francesco. Nel libro non mancano anche altre figure illustri come il cardinale vicario del Papa per la diocesi di Roma, Angelo De Donatis, e l’arcivescovo de L’Aquila, Giuseppe Petrocchi. Per poi spaziare all’America, all’Africa, all’Asia e all’Oceania. Proprio come è solito fare Francesco quando sceglie i suoi porporati.

“I cardinali che si raccontano in questo libro di Fabio Marchese Ragona – scrive Tagle nella prefazione – sono l’esempio della Chiesa di Francesco che va nelle periferie esistenziali per realizzare il progetto del Signore. Lo vedrete leggendo con i vostri occhi. Sono uomini che mettono al primo posto gli scarti di questa società sempre più liquida, seguendo l’esempio del Santo Padre. Come ho detto al Papa, a Manila, nel gennaio 2015: ‘Ogni filippino vorrebbe venire con lei, ma non a Roma, bensì nelle periferie, nelle carceri, negli ospedali, nelle baraccopoli, in mezzo ai politici, nel mondo della finanza, delle arti, delle comunicazioni sociali, perché lei possa farci missionari della luce di Gesù, che è il centro e il fondamento della Chiesa’. Ecco: noi cardinali, così come tutti gli uomini di Chiesa, siamo e dobbiamo essere dei missionari che diffondono questa luce, che vanno dove c’è bisogno di alimentare questa luce! Perché anche nei posti più dimenticati c’è sempre un barlume di questa luce che cerca nuova fonte di vita”.

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