Addio ad Angelo Aquaro. Il vicedirettore di Repubblica si è spento a Roma. Lo rende noto, in un lungo e commovente articolo a firma di Simonetta Fiori, il sito online del quotidiano diretto da Carlo Verdelli. Il giornalista non aveva ancora 54 anni.

Nato in Puglia, a Martina Franca, la sua vita professionale comincia lontano da casa, alla Gazzetta di Parma, dove approda giovanissimo dopo un passaggio alla Scuola di giornalismo della Luiss. La grande avventura l’aspetta però a Milano, nel magazine del Corriere della Sera, Sette: lavora al settimanale ma anche al quotidiano di via Solferino. Pure a Repubblica ripeterà la duplice esperienza, prima al fianco di Laura Gnocchi alla guida del Venerdì, e poi nel lungo cursus honorum nella redazione del quotidiano che lo vede prima caporedattore centrale e poi vicedirettore.

“Angelo aveva il sentimento del giornale, uno sguardo di insieme che gli permetteva di seguire la fattura del quotidiano in ogni suo passaggio”, ricorda Ezio Mauro, il direttore che l’assunse nel 2001 facendolo poi crescere nei successivi incarichi di direzione. Al lavoro di macchina va alternando prima la corrispondenza americana, poi quella cinese, condotte sempre con lo stesso spirito di scoperta. E precedute da uno studio rigoroso. I suoi reportage raccontano i mutamenti sociali e i movimenti che partono dal basso, siano i ragazzi di Occupy Wall Street o la Rivolta degli Ombrelli ad Hong Kong.

Alla famiglia e alla redazione di Repubblica le condoglianze della redazione del fattoquotidiano.it.

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