Secondo quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip, invece di chiamare i soccorsi la donna ha cancellato le tracce, pulendo il sangue e ed eliminando ogni segno del pestaggio. In un primo momento aveva detto di non essere intervenuta perché sotto choc. I poliziotti hanno anche eseguito un'ulteriore ordinanza a carico del compagno, attualmente in carcere
E’ stata arrestata la mamma del piccolo di 8 anni ucciso di botte a Cardito (Aversa) dal padre Tony Essobti Badre a fine gennaio scorso. I poliziotti hanno eseguito un’ulteriore ordinanza a carico di Badre, attualmente in carcere, per il tentato omicidio della sorella del piccolo.
La 30enne Valentina Casa è accusata di essere rimasta inerte mentre il compagno Tony Essobti Badre picchiava a morte il figlio e feriva la sorellina. Sempre secondo quanto emerge dall’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip, invece di chiamare i soccorsi la donna ha cancellato le tracce, pulendo il sangue e ed eliminando ogni segno del pestaggio. Era noto che la donna avesse assistito all’aggressione, ma si era difesa dicendo di essere sotto shock durante il fatto, e di non essere riuscita a fare nulla.
Ad eseguire il provvedimento gli uomini della Polizia di Stato – Squadra Mobile di Napoli e Commissariato di Afragola – su ordine del gip del Tribunale di Napoli Nord. L’indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord guidata da Francesco Greco.