“Sì, Asia Argento mi ha violentato, è stato un rapporto sessuale completo“, furono queste le parole pronunciate da Jimmy Bennett a Non è l’Arena lo scorso 23 settembre. L’attore in diretta su La7 aveva ricostruito con Massimo Giletti la relazione, che a suo dire, risaliva al 2013 quando aveva solo diciassette anni. Il quotidiano La Repubblica fa sapere che la Procura di Roma, per mano del pubblico ministero Maurizio Arcuri, avrebbe iscritto l’accusatore di Asia Argento nel registro degli indagati proprio per il reato di diffamazione.
La procura, scrive il quotidiano diretto da Carlo Verdelli, avrebbe inviato negli Stati Uniti la notifica per l’elezione di domicilio, un atto che serve a comunicare l’iscrizione nel registro degli indagati con la conseguente nomina di un avvocato. L’attrice negò inizialmente di aver fatto sesso con Bennett ma una volta resi pubblici alcuni sms, in cui ammetteva di esserci finita a letto, cambiò versione spiegando di essere stata aggredita.
Per evitare che lo scandalo fosse pubblico, la Argento su consiglio del compagno Anthony Bourdain, poi suicidatosi, decise di pagare 380 mila euro a Bennett, inviando solo la prima rata ed evitando altri bonifici dopo che la notizia era di dominio pubblico. L’ex di Morgan, con cui oggi è in pessimi rapporti,fu anche costretta ad abbandonare il ruolo di giudice a X Factor. “Se l’accusa dovesse reggere, e la reputazione dell’Argento dovesse essere oltraggiata dall’eventuale affermazione falsa di Bennett, l’intera vicenda che ha travolto l’attrice italiana cambierebbe radicalmente. Da persecutrice a vittima di un grande imbroglio”, conclude Repubblica.