La sparatoria a un semaforo in via Cadore, zona porta Romana, alle 8 del mattino: diversi i testimoni che hanno assistito alla scena. La vittima, Enzo Anghinelli, 46 anni, è stata trasportata al Policlinico in codice rosso ed è stato operato allo zigomo sinistro. Ha precedenti per droga: era già stato vittima di un agguato nel 1998 e nel 2007 venne arrestato all'uscita di un autonoleggio in via Teodosio con due chili di cocaina
Lo hanno affiancato mentre era fermo al semaforo all’incrocio tra via Cadore e via Bergamo, in zona porta Romana, e hanno esploso almeno 5 colpi di pistola ferendolo gravemente. Un vero e proprio agguato quello che due uomini hanno portato a termine a Milano, attorno alle 8 del mattino, contro Enzo Anghinelli, 46enne con precedenti per droga (leggi il ritratto) e già sopravvissuto a un tentativo di omicidio nel 1998. L’uomo – che non ha mai perso conoscenza – è stato trasportato d’urgenza al Policlinico in codice rosso dove è stato operato per le ferite allo zigomo sinistro.
Secondo una prima ricostruzione, i sicari sono arrivati a bordo di uno scooter e dopo aver affiancato l’auto della vittima, una Ford Focus station wagon, hanno aperto il fuoco centrandolo al volto. Gli investigatori non hanno dubbi: i due volevano uccidere, anche se solo alcuni dei colpi esplosi è andato a segno. Avevano pianificato tutto per non lasciare scampo ad Anghinelli, affiancandolo mentre l’auto era in coda a un semaforo, terza in fila, lungo una strada stretta in cui non c’è spazio per il passaggio di un’altra vettura. Ma ad alcune ore dall’agguato, pur in prognosi riservata, l’uomo non è in pericolo di vita.
Diversi i testimoni che hanno assistito alla scena e nelle ore successive sono ascoltati dagli inquirenti. Una – secondo quanto ricostruita finora – avrebbe sentito uno dei in sella allo scooter urlare ad Agostinelli: “Sei pronto?”. Gli agenti della squadra Mobile stanno inoltre raccogliendo le immagini delle telecamere, pubbliche e private, che potrebbero aver catturato alcuni momenti dell’agguato per ricostruire la dinamica e capire la via di fuga usata dai sicari.
L’uomo non aveva documenti con sé, ma gli agenti della squadra Mobile sono risaliti ad Anghinelli – volto noto alle forze dell’ordine, avendo precedenti per droga – attraverso la tarda della Focus. Ed è negli ambienti dello spaccio che si sono subito concentrate le indagini che puntano a un regolamento di conti. Nel 2007 l’uomo venne arrestato all’uscita di un autonoleggio in via Teodosio con due chili di cocaina pura al 90% che – secondo le indagini dell’epoca – faceva parte di una partita da 26 chili, un “carico prenatalizio” destinato alla ‘Milano bene’.
A seguito di questa vicenda, è finito anche nell’indagine “White” della terza sezione del nucleo investigativo dei carabinieri di Milano, che nel 2012 portò all’arresto di 45 persone accusate, a vario titolo, di far parte di un’organizzazione che importava cocaina dal Sudamerica. Il bilancio finale fu il sequestro di 75 chili di cocaina, 200 grammi di hashish, quasi 400mila euro in contanti e due pistole.
Anghinelli era già stato vittima di un agguato il 5 novembre 1998 per circostanze mai chiarite. All’epoca 25enne incensurato era stato avvicinato attorno a mezzanotte mentre camminava in via Carlo Forlanini e colpito da due colpi di pistola che lo avevano raggiunto al torace e al fianco sinistro. L’uomo, che faceva il barista ed era già noto alle forze dell’ordine per questioni legate agli stupefacenti, stava rientrando a casa quando un giovane su una Vespa gli sparò per poi fuggire a bordo dello scooter.