Parlare della terza tripletta Mercedes è quasi superfluo quando il muretto Ferrari da vita a una delle “migliori” gestioni strategiche dei piloti mai eseguita.

Se al via Leclerc passa davanti a Vettel, questo può essere un problema in casa Ferrari. Il pilota più pagato ormai è in crisi dal Gp di Germania dello scorso anno. Dopo quanto visto in Australia (forse lì non era colpa di Vettel) e in Bahrain si rischia di bruciare definitivamente il pilota (giustamente?) più pagato. Allora cosa fare?

Come detto, se in Cina Leclerc supera in partenza Vettel, questo poteva essere un problema. Si rischia che il quattro volte campione del mondo, possa perdere di nuovo la testa e compiere altri imperdonabili errori e quindi si deve intervenire. Come farlo? Facendo cedere la posizione a Leclerc in favore del tedesco. Conta poco poi se era chiaro che Vettel non avesse più ritmo rispetto al monegasco che con tutto il Drs, infatti, non riusciva a sopravanzare il giovane compagno di squadra. Tanto che Charles, una volta ceduta la posizione, ha poi chiesto alla radio “E adesso?” vedendo che il suo compagno di squadra non si allungava.

Serviva quindi un nuovo intervento strategico… Far rientrare Vettel al box e lasciare Leclerc fuori due o tre giri con le gomme ormai usurate, tre secondi al giro più lento di Vettel e Verstappen e il gioco è fatto.

Ma se poi Leclerc recuperasse Vettel e richiedesse indietro la posizione? Basta ripetere il passo precedente del Manuale del giovane stratega: lasciarlo fuori più a lungo con gomme dure e usurate e mandarlo addirittura dietro Verstappen in modo da non poter più reclamare nulla indietro. Questa è strategia sopraffina, queste sono abilità difficili da trovare nei muretti di tutto il Circus, come direbbe un mio caro amico: “Alta scuola bizantina”.

C’è sarcasmo in questo mio post, ma voglio soltanto nascondere la rabbia nel vedere come un ragazzo di 21 anni, frutto della Driver Academy di Maranello sia stato maltrattato e umiliato in favore di un pilota che da troppo, molto tempo, non riesce a esprimersi come una volta. Forse così si umilia anche Vettel ma intanto, per il momento, sul podio è andato lui anche se io invece su quel gradino avrei messo più il suo stratega.

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