Più spazio al cemento per portare lavoro. La promessa è sempre la stessa. Miope come sempre. Giovanni Toti come il centrosinistra che lo ha preceduto in Liguria. Meno parchi, più cemento. E più spazio alle doppiette che portano voti, mentre per la difesa dell’ambiente evidentemente non vota nessuno. Un esempio di cattiva politica. Non è un’opinione, lasciamo che parlino i fatti.
Il turismo vale in Liguria il 15% del Pil. Tagliare i parchi, dare più spazio al cemento prosciuga la prima ricchezza di questa regione ancora splendida: la natura. Perché venire in Liguria se alcune località turistiche ormai sembrano la periferia di Milano e andare sul Mar Rosso costa la metà?
Non basta. La Liguria ha 1,6 milioni di abitanti. Genova ha 600mila abitanti (ne aveva 890mila).Eppure si continua a costruire. Migliaia di case vuote, inutili. Ma soprattutto così gli immobili esistenti perdono valore. Il prezzo al metro quadro di una casa sul mare in molte località della Riviera è dimezzato. Nell’entroterra le case sono spesso invendibili perché l’offerta è molto superiore alla domanda. Eppure si continua a costruire, arricchendo gli imprenditori del mattone e impoverendo i proprietari di immobili.
Nuovi posti di lavoro? Macché. Posti a breve termine. Senza qualificazione particolare. Mentre il turismo di qualità porterebbe più lavoro stabile e milioni di euro di finanziamenti europei. Per riqualificare il territorio. Invece si costruiscono case, porti e centri commerciali. Anche se il cemento è la prima causa delle alluvioni che in Liguria hanno ucciso e devastato il territorio. Si costruisce anche se il cemento apre la strada – lo dice il giudice antimafia Anna Canepa – al cancro della ‘ndrangheta. Che in Liguria ha radici profondissime e fa tanto più danno degli immigrati.
Ma cosa fa la giunta Toti invece per promuovere il turismo? Attribuisce incarichi da decine di migliaia di euro a politici di destra. Stende costosi tappeti rossi. Spende centinaia di migliaia di euro – 800mila – per tappezzare le strade di manifesti. Intanto taglia i parchi. Vota un piano casa perfino peggiore di quello catastrofico del centrosinistra che lo aveva preceduto. E lasciamo perdere che in un luogo intatto si vive meglio. Che la bellezza ci porta felicità, benessere, pensieri migliori. Questo non pare importare a nessuno.
Colpa di Toti? Colpa di Claudio Burlando che c’era prima di lui? O magari colpa di noi liguri che li votiamo e vogliamo riempirci le tasche con il cemento e lasciamo ai nostri figli una terra devastata?