Un’altra pietra miliare nell’interpretazione del personaggio è quella offerta dal compianto Heath Ledger sotto la direzione artistica di Christopher Nolan ne Il Cavaliere Oscuro (2008). La lezione espressionista dell’Uomo-che-ride e tutta la tesi proposta da Moore in The Killing Joke vengono mescolate e calate nell’atmosfera più concreta di una società corrotta e verosimile, in cui si scontrano le necessità fisiologiche di ordine (Batman) e caos (Joker) in una data comunità, in questo caso quella di Gotham. A ogni azione corrisponde una reazione, e il Joker non è altro che la reazione della società al tentativo “innaturale” di Batman di ripulirla dal caos che ne scompiglia le maglie. Questa versione del personaggio non è più un principe clown del crimine ma un narratore inaffidabile con una precisa agenda nichilista: “sono un agente del caos, e sai una cosa a proposito del caos? È equo”.

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