Addio Rai Movie. Secondo quanto riportato da Il Giornale, il canale satellitare pubblico 24 ore su 24 dedicato al cinema e che trasmette ogni genere di film, è destinato – assieme a Rai Premium – ad essere cancellato. Sempre secondo le indiscrezioni raccolte dal quotidiano diretto da Alessandro Sallusti nel piano industriale del nuovo amministratore delegato Rai, Fabrizio Salini, le spoglie di Rai Movie confluirebbero in un canale tutto “al femminile” che sarà Rai 6 accostato alla giù presente Rai 4 che sarà a sua volta declinato “al maschile”.
Sino a qui la notizia che attende conferma dall’audizione di Salini in commissione vigilanza il prossimo 16 aprile. Oltre, semplicemente, il baratro. Rai Movie è il fiore all’occhiello del bouquet satellitare Rai. Un avamposto di cinefilia ad oltranza che spazia dai blockbuster ai film d’essai, dal western di ogni possibile fattura ai musicarelli anni sessanta, dagli horror alle commedie, dal cinema asiatico a quello sudamericano. Rai Movie è la vera sintesi “popolare” tra alto e basso nell’industria cinematografica italiana e non, ma soprattutto è gratis. O meglio è uno dei prodotti che si pagano nei 120 euro del pacchetto “canone annuale della tv pubblica”.
I numeri parlano di 14 titoli in media per oltre 5150 film all’anno. E sempre secondo Il Giornale “RaiMovie e RaiPremium costano insieme, in tutto, circa un milione all’anno (meno di una serata del festival di Sanremo) a fronte di una trentina di milioni di incassi pubblicitari (la fonte è interna)”. Lo share medio di Rai Movie nel 2018 è stato dell’1,2% (da almeno cinque anni veleggia sopra l’1,1% anche in piena estate segno di una fidelizzazione del suo pubblico costante), mentre quello di Rai Premium (il canale delle fiction) è sull’1,18%. Entrambi i canali, assieme a Rai 4, sono coordinati da RaiGold.
Basta infine dare un’occhiata ai palinsesti delle prossime 48 ore di Rai Movie per trovare ogni genere di film: da Serpico a Nine Months, da Il buono, il brutto e il cattivo di Leone a I tromboni di Fra Diavolo con Stanlio e Ollio, da Forza maggiore di Ruben Ostlund a Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti. Rai Movie è poi anche il canale dei grandi festival di cinema, con costanti e importanti collegamenti e servizi tra Venezia, Cannes e Berlino. Oltre ad ospitare Movie Mag, uno dei programmi più cool sul cinema contemporaneo zeppo di interviste con le star mondiali del cinema che ovviamente sarà tra i primi a chiudere i battenti con il lancio del napalm saliniano.
Sui social non tardano ad arrivare commenti indignati sia da spettatori abituali che da molti addetti ai lavori. Su Facebook lo sceneggiatore e regista di Montalbano, Francesco Bruni, ha “mandato a c…..” i responsabili di questa scelta scellerata, mentre il regista e produttore Claudio Bonivento ha affermato: “Un termine è sufficiente: vergogna”. Se l’indiscrezione verrà confermata si chiuderà uno degli spazi pubblici più democratici, pluralisti, ricchi e seguiti di cinema in tv (non a pagamento) con dirette conseguenze anche su ciò che è scritto nel decreto Franceschini, dove è previsto il sostegno al cinema italiano da parte della Rai con una precisa quota di film trasmessi in tv. Insomma l’ennesimo harakiri Rai sembra stia per compiersi. Netflix, Amazon, e Sky si stanno già sfregando le mani.