Utilizzando le informazioni trasmesse dai sostituti d’imposta (datori di lavoro e enti) tramite la certificazione unica (ex Cud), l’Agenzia delle entrate ha raccolto i dati relativi a redditi di lavoro dipendente o di pensione, le ritenute Irpef, le trattenute di addizionale regionale e comunale, i compensi di lavoro autonomo occasionale, i premi di risultato, i rimborsi di oneri erogati dal datore di lavoro e i dati dei familiari a carico. È compito del datore di lavoro, anche se il rapporto lavorativo è cessato, consegnare la certificazione sia al contribuente (entro dodici giorni dalla richiesta) sia all’Agenzia delle Entrate, pena una sanzione amministrativa. In totale, secondo gli stessi dati forniti dal Fisco, sono più di 61 milioni i dati raccolti in questo modo. Per chi percepisce redditi di lavoro dipendente, per i pensionati e assimilati sono previste delle detrazioni di imposta. Il calcolo è differente tenendo conto anche della situazione reddituale del contribuente, tanto che è pari a zero per redditi complessivi superiori a 55mila euro. Anche i dati dei terreni e dei fabbricati, gli oneri che danno diritto a una detrazione da ripartire in più rate annuali (come le spese sostenute negli anni precedenti per interventi di recupero del patrimonio edilizio, di arredo degli immobili ristrutturati e di riqualificazione energetica degli edifici), i crediti d’imposta e le eccedenze riportabili, sono racchiusi nel modello precompilato grazie alle informazioni ricavate dalla precedente dichiarazione dei redditi.

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