Il tenore dei record – più di 100 milioni di dischi venduti – il re dei “do di petto”, ma anche il filantropo dei concerti di beneficenza: il Teatro Alla Scala celebra Luciano Pavarotti con una serata dedicata al ricordo del grande tenore modenese, mercoledì 17 aprile alle 20. L’evento, organizzato insieme a Classica HD, sarà presentato da Fabio Fazio. L’ingresso alla serata è gratuito, previo ritiro del biglietto.
L’occasione è l’uscita di Pavarotti alla Scala, un libro e un cd riuniti in un volume monografico della collana “Memories” di Classica HD. Dopo un saluto del sovrintendente Alexander Pereira, sul palco si alterneranno testimonianze, immagini e ricordi. Tra gli ospiti, il musicologo Giovanni Gavazzeni, il tenore Vittorio Grigolo e Raina Kabaivanska, soprano bulgaro che con Pavarotti ha condiviso una lunga amicizia, prima ancora del palcoscenico. Lei nel ruolo di Tosca, lui di Cavaradossi, insieme hanno cantato Puccini nei più grandi teatri del mondo. Saranno inoltre presenti la figlia Cristina e Nicoletta Mantovani, sposata nel 2003 in seconde nozze. La conversazione sarà intervallata dai video delle sue più grandi interpretazioni – la Bohème, l’Aida, l’Elisir d’Amore – e da filmati in cui si raccontano gli esordi e la sua missione: quella di portare la lirica a tutti. E infine, le immagini dei suoi spettacoli alla Scala, dove Pavarotti debuttò nel 1965 e fu una presenza costante fino al 1992.
Figlio di un panettiere con la passione per il canto, il giovane Luciano cominciò a lavorare come insegnante, ma non abbandonò mai la musica. Sappiamo chi la spuntò. Nella storia del belcanto è rimasta quella sera del 1972 al Metropolitan di New York, quando eseguì nove Do di petto perfetti nella Fille du Regiment. Ma tutti ricordano Pavarotti soprattutto per essere stato un personaggio unico nel mondo della lirica, capace di passare da Nessun Dorma a ‘O Sole Mio e di duettare con popstar come Bono Vox e Céline Dion, contaminando lirica e pop. “Alcune arie di Donizetti e di Puccini sono da considerare tra le migliori canzoni pop mai scritte”, ripeteva, e infatti nei suoi concerti di beneficienza (Pavarotti & Friends) cantava insieme a Jon Bon Jovi, Liza Minnelli, Gloria Estefan, Sting, e l’elenco potrebbe continuare a lungo. Il suo nome è legato a doppio filo quello di altri due grandi tenori, José Carreras e Plácido Domingo: i Tre Tenori, un successo musicale (e commerciale) planetario.
Il ricordo di Pavarotti, tra musica e filantropia, è ancora estremamente sentito: il 7 giugno uscirà al cinema il documentario Pavarotti: Genius is forever, firmato dal regista Ron Howard.