La battaglia per ripulire la terra dei fuochi si è spostata su teatri più piccoli, ma fondamentali. In Campania, da alcuni giorni, le forze dell’ordine ha disposto operazioni di controllo a tappeto sui depositi di rifiuti, che hanno portato a diversi sequestri.

Oggi, a Caserta, i Carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno sequestrato un’area pari a 2000 metri quadrati dove erano ammassati circa 1000 metri cubi di rifiuti speciali, alcuni pericolosi, per un valore di oltre duecentomila euro. I responsabili sono stati denunciati per smaltimento illecito di rifiuti. Sempre oggi, i militari della Guardia di finanza hanno sequestrato un’officina-discarica a Santa Maria Capua Vetere. Il proprietario, denunciato per numerose violazioni ambientali, demoliva veicoli e accatastava il materiale (circa 95 tonnellate) in un capannone, scaricando le sostanze inquinanti nella rete fognaria. Il 12 aprile, in due diverse località del casertano, erano stati sequestrati un capannone e un’autofficina all’interno del quale erano stati illegalmente stoccati rifiuti.

In campo, per eseguire i controlli, più di 30 equipaggi di vari reparti delle forze dell’ordine e anche alcuni droni dell’Esercito. Le operazioni si inquadrano nel nuovo protocollo del piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti, che prevede la creazione di “apposite task force, con il coinvolgimento di reparti specializzati delle Forze di Polizia”. L’obiettivo è monitorare ed eventualmente smantellare siti di stoccaggio e depositi temporanei.

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