Ed ecco che nel dramma Notre-dame, Repubblica.it titola “Charlie Hebdo non si smentisce: vignetta macabra, insulti sui social“.
E ho pensato ‘vaffanculo’: dinanzi a un pezzo di storia che va in fiamme la satira dovrebbe piagnucolare? Intoniamo i miserere? Facciamo le flagellazioni? Le messe cantate?
No, rivaffanculo.
Incendie de Notre Dame : exceptionnellement Charlie Hebdo sort ce mardi, dès midi en version numérique et dans 50 kiosques parisiens.
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— Charlie Hebdo (@Charlie_Hebdo_) April 16, 2019
Il disegnetto di Quasimodo in stile Disney che abbraccia una piccola Notre Dame è tanto caruccio, va bene, ma ora togliamoci i guanti e facciamo sul serio, perché non è che siamo proprio tutti bimbi di sette anni. Di certo lo sono intellettualmente gli indignati per la vignetta macabra, che sono gli stessi che poi si sfogano a scrivere insulti sui social.
Per quanto mi riguarda, lo ribadisco: viva la satira di CH che è “bête et méchant”, stupida e cattiva. E quindi terribilmente umana e vera. Viva.
Tutto il resto è valido, per carità, ma è altra roba.
La satira non vuole farsi voler bene, e la riconosci perché ti va in culo.
A proposito: scusate le parolacce ma ‘Vaffanculo’ l’ho già scritto?