A riportare l’episodio è il Resto del Carlino con la testimonianza della rappresentante di classe, e madre di una alunna della scuola, anche lei di origine ebraica e nipote di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, e della dirigente scolastica
“Quando saremo grandi faremo riaprire Auschwitz e vi ficcheremo tutti nei forni…”. Sarebbe questa la frase che alcuni ragazzini di una scuola media di Ferrara avrebbero rivolto a un compagno, coetaneo, prendendolo per il collo negli spogliatoi della palestra. A riportare l’episodio è il Resto del Carlino con la testimonianza della rappresentante di classe, e madre di una alunna della scuola, anche lei di origine ebraica e nipote di sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, e della dirigente scolastica.
Gli atti di bullismo a sfondo antisemita, secondo quanto riferito dalla rappresentante di classe che ha parlato con la madre della giovane vittima, si sarebbero protratte da qualche tempo. “Prima dell’aggressione però – sottolinea – il tutto era circostanziato a offese verbali”. Dell’episodio, che avviene tra l’altro nella città che ospita il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah, è stata informata la dirigente scolastica dell’istituto. “Questa mattina – dice al Carlino – incontrerò la mamma del bambino offeso e sicuramente prenderò i provvedimenti più consoni al caso”. “Il bambino che ha commesso questo spiacevole gesto nei confronti del compagno di religione ebraica – prosegue – ha già avuto modo di scusarsi con la professoressa, con tanto di pianto, promettendo che queste cose non si ripeteranno mai più”. Sul caso una relazione scritta è stata inviata all’ufficio scolastico territoriale.
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