Stando a quanto riporta l'Independent, il gesto avrebbe dato vita a una faida familiare: nel 2016 il figlio, dopo aver divorziato, si era infatti trasferito di nuovo nella casa dei suoi, nel Michigan. Qualche mese dopo, alla polizia era arrivata una telefonata nella quale un uomo denunciava la sparizione di una collezione di materiale porno del valore di 30 mila euro
Dodici scatole di film porno e due scatole di sex toys. Questo il “malloppo” che due genitori hanno rinvenuto tra gli averi del figlio e che, a quanto pare, hanno deciso di buttare via. Solo che il figlio non l’ha presa bene. Stando a quanto riporta l’Independent, il gesto avrebbe dato vita a una faida familiare: nel 2016 il figlio, dopo aver divorziato, si era infatti trasferito di nuovo nella casa dei suoi, nel Michigan.
Qualche mese dopo, alla polizia era arrivata una telefonata nella quale un uomo denunciava la sparizione di una collezione di materiale porno del valore di 30 mila euro. Secondo lui, i genitori avrebbero buttato via tutto non appena lui se n’era andato con la moglie. Da lì, l’idea di denunciarli: lo sceriffo della contea di Ottawa ha fatto rapporto ma i giudici si sono rifiutati di aprire l’istruttoria. Fine della storia? Nemmeno per idea. L’uomo ha allora intentato una causa civile chiedendo un risarcimento da 86.822 dollari. In una mail che risulta agli atti il figlio avrebbe scritto: Se aveste avuto dei problemi con le mie cose, avreste dovuto dirmelo subito e me ne sarei andato altrove.