Erano state trasportate giù dal tetto della cattedrale l'11 aprile: ciascuna è alta 3 metri e pesa 250 chili e per agevolare le operazioni ("un volo" con una gru alta 100 metri) si è dovuto separare corpi e testa. Le opere realizzate nell'Ottocento da Geoffroy-Dechaume raffigurano i 12 apostoli e i 4 evangelisti: guardano tutte i tetti di Parigi (da qui la leggenda che le fa diventare "protettrici" tranne San Tommaso che guardava verso la guglia. Che non c'è più
Gli apostoli sul tetto di Notre Dame, gli apostoli di Parigi. Dodici statue in rame alla base della flèche, che guardavano verso la città. Per questo sono diventati,
Venez admirer ce moment historique au pied de @notredameparis #patrimoine #restauration #fleche pic.twitter.com/IJJxm8DR6i
— Diocèse de Paris (@dioceseparis) 11 aprile 2019
Le statue sono state realizzate nell’Ottocento da Adolphe-Victor Geoffroy-Dechaume. Sono in tutto sedici – i dodici apostoli più i quattro evangelisti,
Per la prima volta in quasi 150 anni di storia, l’11 aprile le statue in rame sono state rimosse per consentire i lavori di rinnovamento, proprio quelli da cui sembra, dalle prime ipotesi, siano partite le fiamme. Ogni statua è alta tre metri e pesa 250 chili: per agevolare le operazioni è stato necessario separare la testa dal corpo e trasportarle “in volo” da una gru alta 120 metri. Gli apostoli di rame sono poi state trasportati nel sud della Francia per essere restaurati. Sarebbero dovuti tornare a casa nel 2022. Un’operazione complicata, ma spettacolare, che per dieci ore ha tenuto i francesi con il naso all’insù a guardare le statue volare sopra le loro teste. “Un momento magico” aveva scritto la diocesi di Parigi in un tweet.
Ma sul web c’è chi, oltre a lasciarsi suggestionare dalla coincidenza, si spinge oltre verso la teoria del complotto. La rimozione delle statue in realtà non è avvenuta subito prima dell’incendio – come insinua qualcuno sui social – ma faceva parte di un piano concordato in largo anticipo e messo a punto la scorsa settimana.