“L’incendio di Notre-Dame è un colpo al cuore dell’Europa? Il colpo al cuore dell’Europa forse lo stiamo guardando dal lato sbagliato”. “Giusto, l’Europa non è in fiamme per Notre-Dame ma piuttosto è annegata nel Mediterraneo”. Michela Murgia e Roberto Saviano concordano sulla lettura del rogo che ha devastato il capolavoro gotico di Parigi, simbolo della Francia e dell’architettura europea. Rispondendo di fatto a chi ha parlato di un “colpo simbolico al cuore dell’Europa”, i due scrittori danno una lettura diversa di quanto accaduto e della reazione dei cittadini italiani ed europei.
La prima a scriverne è Murgia: “Pur nel rammarico per un’opera mirabile che va in fiamme, continuo a leggere frasi enfatiche e catastrofiste, tipo che l’incendio al tetto di Notre-Dame sarebbe ‘un colpo simbolico al cuore dell’Europa’”, scrive su Facebook la scrittrice. “Ai millenaristi della capriata – prosegue – evidenzierei che la struttura portante della cattedrale (parole dei pompieri e del ministro preposto, che per fortuna loro non è Toninelli) è integra e Macron ha detto che il tetto sarà ricostruito”. Inoltre, aggiunge, tutte le opere e le reliquie “sono state messe in salvo e non c’è stata alcuna vittima. Se penso che solo tra gennaio e marzo nell’indifferenza europea nel Mediterraneo sono morte 274 persone per mancanza di corridoi umanitari e per la criminalizzazione delle navi civili di soccorso, mi viene da dire che ‘il colpo al cuore dell’Europa’ forse lo stiamo guardando dal lato sbagliato”.
Un pensiero sostanzialmente condiviso da Saviano, che poche ore dopo posta un lungo messaggio su Facebook: “Osservare il dolore dell’Europa e del mondo intero per le fiamme di Notre-Dame ha dato conforto per la tragedia. Il dolore per l’incendio ha fatto sentire appartenenza alla storia europea, ma con Notre-Dame a bruciare non è stata l’Europa. L’Europa è in fiamme? No. Credo piuttosto che l’Europa sia annegata nel Mediterraneo insieme alle centinaia di migliaia di migranti che in questi decenni sono morti senza che nemmeno ci sia giunta notizia della loro fine”.
Per l’autore di Gomorra, l’Europa è “terra di Diritto, la sua cattedrale più imponente e più preziosa è il Diritto e si sta inabissando da molto tempo”. Quindi sposa il paragone con i migranti: “Gli 800mila esseri umani imprigionati e resi schiavi in Libia, e ora in grave, gravissimo pericolo più che nei mesi scorsi, sono il fallimento di un’idea e di un progetto, quello europeo, che va nella stessa disumana direzione di chi dice di volerla abbattere perché debole nel trattare la questione migranti”. L’Europa, conclude, “sta affondando e, mentre ci affanniamo a sperare che una cattedrale venga ricostruita, ignoriamo le centinaia di migliaia di vite che in questo momento, anche per causa nostra, stanno vivendo l’inferno. Ha ragione Michela Murgia: il colpo al cuore dell’Europa lo stiamo guardando dal lato sbagliato”.