Con un accordo quinquennale si chiude la battaglia legale che ha visto contrapposte per anni Qualcomm e Apple. La prima diventa ufficialmente fornitrice dei modem 5G per gli iPhone. Intel intanto si chiama fuori dalla produzione dei modem 5G, senza nessun riferimento alle decisioni altrui.
Apple e Qualcomm rinunciano alle cause legali e sottoscrivono un accordo di collaborazione reciproca, all’insegna dei modem 5G per smartphone. I dettagli dell’accordo restano riservati, ma nella comunicazione ufficiale si legge che Qualcomm riceverà le royalty da Apple per un ammontare non comunicato e, contestualmente, garantirà una fornitura pluriennale di chip. L’intesa ha una durata di 5 anni (con possibilità di estenderla per altri 2 anni) e un’efficacia retroattiva, dato che è valida a partire dal 1 aprile 2019. La prima vittima illustre di questo accordo è Intel, che ha annunciato la propria fuoriuscita dal mercato dei modem 5G per smartphone.
Queste novità sono importanti sotto diversi aspetti. Primo fra tutti il fatto che Apple era in ritardo rispetto ai concorrenti nell’adozione del nuovo standard di comunicazione di rete sugli iPhone. Grazie all’accordo con Qualcomm, Apple potrà pianificare sin da subito l’arrivo sul mercato degli iPhone 5G. Non è da escludere che l’esordio dei nuovi modelli possa essere protagonista del Keynote del 2019 del prossimo autunno, ma per ora è solo un’ipotesi.
In secondo luogo, si chiude finalmente una battaglia legale che si trascinava dal 2017. Battaglia da cui Intel cercava di trarre guadagno, essendo fornitrice dei modem per gli ultimi iPhone, oltre che concorrente diretta di Qualcomm, accusata di “soffocare la concorrenza“. Nella comunicazione di Intel non ci sono riferimenti all’accordo di pace fra Apple e Qualcomm.
Ufficialmente Intel spiega che “nel settore dei modem per smartphone sembra che non esista un percorso chiaro verso la redditività”. L’amministratore delegato di Intel aggiunge che “il nuovo standard di rete continua comunque a rappresentare una priorità strategica per Intel, tant’è che il nostro team ha sviluppato un grande portfolio di prodotti wireless e di proprietà intellettuale. I nostri sforzi si concentreranno proprio su questo portfolio, nella logica di farlo rendere al meglio anche da un punto di vista economico”. In altre parole, l’azienda punterà sulle licenze d’uso dei suoi brevetti per far cassa.
I chip 5G per smartphone firmati Intel avrebbero dovuto essere presenti a bordo dei dispositivi mobili a partire dal 2020, ma l’accordo fra Apple e Qualcomm ha cambiato profondamente lo scenario. Qualcomm fornirà i chip 5G ad Apple per i prossimi 5 anni, Intel guarderà altrove.