Un’”importante novità”, un “cambiamento di rotta”. I vertici della Cassazione apprezzano espressamente l’aumento con 600 nuove unità degli organici della magistratura (70 destinati alla Suprema Corte) previsto dalla legge di Stabilità, così come le assunzioni in cantiere del personale amministrativo, e i relativi investimenti. Lo hanno fatto prendendo la parola al plenum del Csm al quale ha partecipato il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il procuratore generale della Cassazione Riccardo Fuzio ha dato atto di un “significativo cambiamento di rotta negli ultimi anni nella politica del governo per quanto riguarda le spese di giustizia, con un incremento significativo che nell’anno ha superato gli 8 miliardi e mezzo. Dare continuità può portare a risultati molto positivi”.
Fuzio ha definito “importantissimo” che oltre all’aumento degli organici della magistratura sia stato previsto anche l’incremento del personale amministrativo, “supporto indispensabile” per tutti gli uffici giudiziari. “È una vera iniezione di forze nuove che consentirà di migliorare la qualità del funzionamento e di completare il generale rinnovamento in atto” ha osservato il primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone riferendosi in particolare ai 70 magistrati in più per la Suprema Corte. Mammone ha parlato di “un momento storico”, e ha segnalato che in 5 anni c’è stato un ricambio che ha riguardato i due terzi dei giudici della Cassazione.
“Apprezzamento” per “l’importante investimento sulle risorse umane che coinvolge contemporaneamente il personale di magistratura e quello amministrativo” è arrivato dal vice presidente del Csm David Ermini. Oggi in particolare il Csm ha dato parere positivo al piano con cui il ministro ha disposto nel dettaglio come devono essere distribuiti i nuovi magistrati che andranno a rafforzare la Cassazione. In tutto sono 70 in più: secondo la proposta di Bonafede, che il plenum di appresta ad approvare, 52 andranno alle sezioni giudicanti, 18 alla procura generale.