La soap sul matrimonio di Pamela Prati con Mark Caltagirone continua e si arricchisce ogni giorno di nuovi dettagli. La showgirl 60enne si dice infatti pronta a convolare a nozze con l’imprenditore ma del fidanzato però, non c’è traccia. Nessun profilo social a suo nome né tanto meno foto insieme alla Prati che continua imperterrita a ripetere che è un uomo molto riservato e che sono molto innamorati. Insomma, il matrimonio di Pamela Prati è diventato un vero e proprio caso mediatico, con il sito Dagospia che ha svelato le numerose incongruenze sulla figura di Mark Caltagirone e Fanpage che ha tirato in ballo anche la ‘ndrangheta. A tutto ciò, si aggiunge ora il racconto di una “super-testimone” che ha rivelato a Oggi di aver avuto anche lei una storia con Mark Caltagirone. “Alice”, nome di fantasia dato alla testimone che il settimanale presenta come “una bella e famosa quarantenne” ha di aver avuto con lui una storia molto simile a quella della Prati.
“Mi sono ritrovata dentro qualcosa di incredibile: Facebook era diventato piano piano tutto il mio mondo, fatto di un ragazzo bellissimo capace di scrivermi cose meravigliose, malgrado i tanti chilometri che ci separavano – ha detto la testimone a Oggi -. Le emozioni correvano sulla tastiera ed erano forti quanto palpabili, fino al giorno in cui ho chiesto di più: non una chat, ma una voce da ascoltare, un incontro vero, un abbraccio autentico”.”Mi è arrivata persino una fede appartenuta alla celebre nonna come pegno d’amore, peccato io non avessi ancora mai incontrato il mio futuro marito”, ha proseguito Alice spiegando che ci sono stati anche “presunti pestaggi, incidenti, persino un coma farmacologico e un tumore fulminante per impedire il fatidico incontro”.
“Con fatica ho messo insieme i pezzi capendo che l’uomo dei miei sogni non esisteva affatto e ho cominciato a irrigidirmi con chi me lo aveva virtualmente presentato – ha continuato a raccontare la testimone -: a quel punto è comparsa nei discorsi delle due amiche l’onorevole Wanda Ferro, una politica calabrese da temere. E io l’ho temuta al punto di fare quanto mi veniva richiesto: pagare per riprendermi la mia vita ed essere libera di chiudere con quella storia assurda. Come si chiamano le due donne che mi hanno presentato l’uomo di cartone? Pamela ed Eliana, due che fanno le agenti“. “Una storia rocambolesca e due conoscenti che hanno creato ad arte la trama perfetta. Le due donne in breve diventano amiche morbose, e burattinaie scaltre”, scrive Oggi commentando la vicenda.