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Pamela Prati, il caso “matrimonio” in 13 punti: la miglior ‘soap opera’ da leggere per Pasqua

Del "Prati-Gate" si parla da giorni, in trasmissioni televisivi e siti. Ma quali sono le tappe che hanno portato prima Dagospia e poi Corriere della Sera, Fanpage, Domenica In, Verissimo etc... a interessarsi a questo caso?

di Giuseppe Candela

6) LE FOTO DI MARK CALTAGIRONE ERANO FALSE - 6/13

Non è la D’Urso aveva annunciato la messa in onda delle immagini di Mark Caltagirone, poi trasmesse pixellate ma mostrate senza filtri ai presenti: “Ci somiglia ma non è lui”, aveva detto la manager Eliana Michelazzo. Le stesse foto che aveva pubblicato in chiaro Dagospia, certo che non fosse il reale Mark Caltagirone, girate alla redazione del sito dall’esponente del Pd calabrese Alessia Bausone che le aveva allegate all’email in cui affermava che il futuro marito non era mai esistito e che era stato creato a fini pubblicitari dalle due agenti Eliana Michelazzo e Pamela Perricciolo. In serata la giornalista Selvaggia Lucarelli aveva poi svelato su Twitter il nome della persona a cui sarebbero state rubate le foto, un avvocato cagliaritano di cui preferiamo non riportare il nome. “Io sono un avvocato cagliaritano che ha una propria famiglia e non ha mai conosciuto la sig.ra Pamela Prati (…) Sto comunque provvedendo a sporgere regolare denuncia presso la polizia postale e preannuncio che agirò in ogni sede per vedere tutelati i miei diritti ed i miei interessi davanti ad ogni competente sede”, aveva scritto in una lettera al sito diretto da Roberto D’Agostino. Sul suo profilo Facebook l’avvocato cagliaritano ha raccontato quanto segue: “Il 6 giugno 2018 ho ricevuto un messaggio whatsapp da tale ‘Pamela della Dreaming srls, società di pubblicità’, la quale mi contattava nella mia qualità di Direttore Generale e legale rappresentante della Scuola Calcio Gigi Riva di Cagliari, cui un loro cliente – poi individuato nella persona di tale Marco Caltagirone, politico siciliano a capo di alcune associazioni – avrebbe voluto ‘dare la sua sponsorizzazione perché è una Holding che sta rientrando in Italia e vuole investire sui ragazzi‘. Trattandosi di associazione sportiva non avvezza a ricevere contributi e sponsorizzazioni, mi sono reso disponibile al dialogo per capire cosa realmente proponessero. C’è stato quindi uno scambio di messaggi e telefonate, tutte vertenti sulla possibilità mia di andare a Roma da loro (da me negata) o viceversa la possibilità del sig. Caltagirone di venire a Cagliari a vedere il nostro centro sportivo e come lavoriamo con i ragazzi, per verificare con mano se fosse possibile darci una sponsorizzazione. Appuntamenti telefonici e non bruciati a più riprese, fino a quando al mio messaggio – era ottobre 2018 – che ormai credevo si trattasse di una burla, la sig.ra Pamela mi ha risposto che ero una persona insensibile perché il sig. Caltagirone era rimasto vittima di un brutto infarto e che quindi loro avessero altro a cui pensare. Auguri al sig. Caltagirone e rapporto, se così si può chiamare questo preliminare tentativo di truffa, chiuso così. Ecco, dalle verifiche fatte ieri, a parte sui nomi, è emerso che il numero da cui ho ricevuto messaggi e chiamate fa capo alla sig.ra Pernicciolo (con tanto di foto sul profilo whathapp che la ritrae, ora che ho collegato i visi) e che quindi l’aver pescato le mie foto non era poi così tanto casuale come pensavo all’inizio.” Probabilmente non sono le uniche immagini false di Mark Caltagirone a circolare tra i giornalisti e nelle redazioni tv. Roberto Alessi, direttore di Novella 2000, ha dichiarato di aver visto delle foto del presunto imprenditore definito “un bell’uomo, biondino”, immagini mostrategli da Pamela Perricciolo. Il sito Fanpage nel suo articolo aveva aggiunto: “La Prati avrebbe mostrato agli amici una sola foto del futuro sposo, che però sembrerebbe essere tratta da un servizio posato di un modello straniero.”

6) LE FOTO DI MARK CALTAGIRONE ERANO FALSE - 6/13
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