“Non ci permetteremo di utilizzare il metodo di aggressione verbale che voi avete avuto, perché siamo un’altra cosa”. Esordiva così a palazzo Madama, appena qualche mese fa, il senatore semplice Matteo Renzi, per rimarcare la distanza dalla politica di aggressiva messa in campo da Lega e Movimento 5 Stelle. Renzi è impegnato in questi giorni in una dura offensiva legale contro tutti i suoi detrattori, ha promesso e presentato diverse querele. Ma ripercorrendo discorsi, dichiarazioni e interventi pubblici non si fatica a stanare l’ex premier dem (leggi l’articolo di Daniela Ranieri). Una lunga sequela di accuse, battute infelici e insulti che smentiscono questo proposito, tanto nel passato quanto nel presente.