Stando alla rilevazione Ipsos per il Corriere della Sera, il Carroccio continua a guadagnare consenso in vista del voto del 26 maggio. E risulta in testa anche per "fedeltà di voto": l’87% di quanti l'hanno votato alle politiche del 4 marzo intende confermare la scelta. Per gli elettori M5s la percentuale è del 52% e il 18% dice che alle urne preferirà il partito di Salvini. Forza Italia si ferma all'8,7% nonostante l'effetto Berlusconi
La Lega in crescita al 36,9%, il suo record, +1,2% rispetto a due settimane fa. I 5Stelle in calo al 22,3% (-1%) seguiti dal Pd con il 18,7% (-0,3%), Forza Italia con l’8,7% (-1,2%) e Fratelli d’Italia con il 4,6% (+0,6%). +Europa insieme a Italia in comune è al 3%, sotto la soglia di sbarramento fissata al 4. A poco più di un mese dalle Europee del 26 maggio e mentre la tensione tra gli alleati di governo continua a salire di livello, sono questi gli orientamenti di voto degli italiani rilevati da Ipsos per il Corriere della Sera e confrontati con i risultati ottenuti dallo stesso istituto due settimane fa, quando per la prima volta dall’estate scorsa i grillini erano visti in recupero. Il sondaggio firmato da Nando Pagnoncelli, che dà il Carroccio molto più su rispetto a quanto risultava dal sondaggio Emg di due giorni prima, è stato realizzato prima che uscisse la notizia dell’indagine per corruzione che coinvolge il sottosegretario leghista Armando Siri. Il consenso per il governo resta alto, al 52%.
Il partito del vicepremier Matteo Salvini risulta in testa anche per “fedeltà di voto”: l’87% di quanti l’hanno votato alle politiche del 4 marzo intende confermare la scelta. Alta, spiega Pagnoncelli, anche la fiducia nel leader: 49,9%, secondo solo al premier Conte. E quasi 9 leghisti su 10 sono certi della vittoria del loro partito alle Europee. Il M5s invece si assesta poco sopra il 22% dopo il recupero segnato due settimane fa e secondo l’analisi dei flussi il 52% di chi votò M5s nel 2018 confermerebbe il proprio voto, mentre uno su quattro si asterrebbe e il 18% preferirebbe la Lega.
Il Pd del nuovo segretario Zingaretti risulta in flessione, ma senza forti contraccolpi dall’inchiesta sulla sanità umbra sfociata nelle dimissioni della presidente Catiuscia Marini. Secondo Pagnoncelli i dem hanno particolarmente bisogno di “rimotivare l’unico elettorato, tra le prime quattro forze politiche, rassegnato al successo altrui: infatti solo un elettore su quattro pensa che il Pd si affermerà mentre il 45% pronostica la vittoria della Lega”.
Forza Italia perde ancora terreno a favore del partito di Salvini, che sarebbe votato dal 33% di quanti hanno scelto Fi nel 2018. La fedeltà di voto al partito di Berlusconi cala al 44%. In ogni caso però la maggioranza gli elettori che intendono votare per Forza Italia alle Europee scommette sulla vittoria del proprio partito. Secondo Ipsos, la spiegazione è che la candidatura dell’ex Cavaliere galvanizza l’elettorato devoto, ma fatica ad attrarre nuovi elettori.