"I Paesi dell'ex regione sovietica ci guardino: tutto è possibile", ha detto nel suo primo discorso dopo gli exit-poll. Zelensky ha deciso di candidarsi mentre stava interpretando il ruolo di un insegnante di storia che diventa presidente quasi per caso alla testa del partito Servitore del popolo, nome che ha dato al suo vero movimento. Il presidente uscente ammette la sconfitta. E Mosca esulta: "Ucraini vogliono il cambiamento"
Il prossimo presidente dell’Ucraina – secondo i primi exit poll dopo il ballottaggio – sarà Volodymyr Zelensky. Il comico – candidatosi senza alcuna esperienza politica – è dato in vantaggio sul presidente uscente Petro Poroshenko con il 73% dei consensi. “Questi dati – ha affermato Poroshenko ammettendo la sconfitta – sono evidenti e mi danno tutti i motivi per chiamare il mio avversario e fargli le congratulazioni. Accetto questa decisione, lascio le mie funzioni ma voglio dire con fermezza: non lascio la politica”. Poco dopo Zelensky ha detto davanti ai suoi sostenitori: “Vi prometto che non vi deluderò mai”. E poi, rivolgendosi ai Paesi dell’ex Urss, ha aggiunto: “Un’ultima cosa: mentre non sono ancora ufficialmente presidente, posso dire a tutti i Paesi della regione post-sovietica, come cittadino ucraino. Guardateci, tutto è possibile”.
La sua vittoria al ballottaggio delle presidenziali è stata festeggiata da Mosca. Secondo il viceministro degli Esteri, Grigori Karassine, gli ucraini “hanno votato per il cambiamento”. La dichiarazione è stata diffusa dalla testata russa Ria Novosti: “Gli exit-poll mostrano che i cittadini ucraini hanno votato per il cambiamento – ha aggiunto Karassine – Il nuovo governo del Paese deve capire e realizzare le speranze degli elettori”.
Zelensky ha deciso di candidarsi mente stava interpretando il ruolo di un comune insegnante di storia, Vasyl Holoborodko, che diventa presidente quasi per caso alla testa del partito Servitore del popolo grazie a un suo sfogo contro la corruzione, filmato di nascosto da un alunno e postato su Youtube. Il comico ha deciso di dare lo stesso nome al suo vero partito e ha puntato tutta la sua campagna elettorale contro la corruzione e gli oligarchi, rifiutando qualsiasi confronto pubblico con i suoi sfidanti.
Da un lato, infatti, non ha mai presentato un programma elettorale dettagliato e dall’altro viene descritto come un filo-russo – mentre Poroshenko durante il suo mandato ha puntato ad ancora l’Ucraina all’Unione Europea e alla Nato – nonché il volto dell’oligarca ucraino Igor Kolomoisky, il proprietario del canale televisivo che trasmette la serie tv Servitore del popolo che ha “ispirato” Zelensky. Kolomoisky è attualmente indagato per corruzione e riciclaggio.
Nelle ore del voto Zelensky è stato multato per aver mostrato ai giornalisti la scheda elettorale compilata prima d’immetterla nell’urna. Accortosi della gaffe ha scherzato con i reporter: “Ah, è contro la legge? Allora non vi ho fatto vedere nulla…”. Ma ormai era troppo tardi: nel primo pomeriggio al suo quartier generale si sono presentate le forze dell’ordine e gli hanno fatto compilare il verbale (il tutto ampiamente documentato da immagini). “Giusto, ho infranto la legge e la legge è uguale per tutti”, ha commentato Zelensky. Dmitry Razumkov, il portavoce della sua campagna elettorale, ha pubblicato su Facebook le foto del verbale. “Nuovo presidente, nuove regole”, ha scritto. “Tutti – ha aggiunto – devono rispettare la legge”.