Nuova esplosione lunedì pomeriggio nella capitale dello Sri Lanka, Colombo, dove il giorno di Pasqua una serie di attentati ha causato quasi 300 morti e 500 feriti. Un ordigno inesploso è detonato vicino alla chiesa di Sant’Antonio, mentre gli artificieri lo stavano disinnescando. La deflagrazione ha scatenato il panico e la fuga dei presenti e alcune persone sono rimaste ferite in modo lieve: tra loro, come riporta il sito del quotidiano, anche il giornalista di Repubblica Raimondo Bultrini. La polizia, che ha arrestato 24 persone sospette, ha trovato 87 detonatori vicino alla principale stazione di autobus della capitale. Dodici erano sparpagliati a terra e più tardi altri 75 sono stati trovati in una vicina discarica. Un pacco sospetto è stato poi individuato a Fort, distretto finanziario di Colombo: l’area è stata evacuata e la polizia la sta ispezionando.
Le autorità hanno fatto sapere che a portare a termine gli attacchi di domenica sono stati sette attentatori suicidi riconducibili al gruppo jihadista locale National Thowheed Jamath, supportati secondo il governo da “una rete internazionale“. Secondo Alan Keenan, direttore per lo Sri Lanka dell’International crisis group, potrebbe trattarsi dello stesso movimento protagonista lo scorso anno di un “piccolo ma importante incidente”: a dicembre, ha ricordato parlando con la Bbc, nella città di Marwanella alcune statue di Buddha vennero fatte a pezzi e la polizia arrestò un gruppo di giovani che erano stati studenti e seguaci di un predicatore. Il nome di quest’ultimo era contenuto nel documento dell’intelligence circolato ieri.
Il premier chiede indagine sul flop dell’intelligence – In parallelo alle indagini sui kamikaze stanno partendo quelle sulle carenze nell’attività di intelligence: due ministri hanno ammesso grosse falle. Il capo della polizia Pujuth Jayasundara aveva messo in guardia già l’11 aprile scorso contro possibili attentati kamikaze a “chiese di rilievo” del Paese, sulla base di una segnalazione di un’agenzia di intelligence straniera. Secondo quanto scrive l’Independent, il premier Ranil Wickremsinghe ha riconosciuto che erano arrivate informazioni e non c’è stata una risposta adeguata, per cui serve un’indagine che spieghi cosa non ha funzionato.
Nuovo coprifuoco e da mezzanotte stato di emergenza – Il coprifuoco nazionale imposto poco le esplosioni è stato revocato, ma ne scatterà un altro dalle 20 locali (le 16.30 in Italia) fino alle 4 di domani e il Consiglio nazionale di sicurezza ha ordinato lo stato d’emergenza dalla mezzanotte. La misura viene attuata “per consentire alla polizia e alle tre forze (esercito, marina e aviazione, ndr) di garantire la sicurezza pubblica”. L’esercito avrà gli stessi poteri che avrebbe in caso di guerra. E’ stata poi decisa la chiusura per due giorni di scuole e Borsa. Gli attacchi di Pasqua sono stati i peggiori mai realizzati contro la piccola minoranza cristiana del Paese, che costituisce solo il 7% dei 21 milioni di abitanti. Almeno 37 stranieri sono tra i morti, ha detto il ministero degli Esteri. Tra loro tre indiani, cinque britannici, due turchi e un portoghese. Secondo il Guardian sono rimasti uccisi tre dei quattro figli del patron danese di Asos.
Usa: “Rischio di nuovi attacchi con pochissimo o nessun preavviso” – Il Dipartimento di Stato Usa ha emesso un avviso secondo il quale gruppi terroristici potrebbero organizzare ulteriori attacchi nel Paese dopo quelli contro chiese e hotel compiuti a Colombo. Secondo l’allerta i terroristi potrebbero attaccare “con pochissimo o nessun preavviso” cercando di colpire “luoghi turistici, stazioni e aeroporti, mercati o centri commerciali, strutture del governo locale, alberghi, club, ristoranti, luoghi di culto o parchi”. La Farnesina invece raccomanda di “evitare le zone interessate e di seguire le indicazioni delle autorità locali”. E’ quanto si legge sul sito Viaggiare Sicuri. “L’aeroporto internazionale di Colombo risulta aperto ma si registrano ritardi e disagi. Si raccomanda di verificare con il proprio Tour Operator/Compagnia Aerea l’operatività dei voli, A chi è in partenza dallo Sri Lanka le Autorità locali raccomandano di recarsi in aeroporto con 4 ore di anticipo per effettuare i controlli di sicurezza”.