Le vibrazioni registrate sabato in occasione della partita di campionato tra Inter e Atalanta hanno fatto scattare l’allerta sulla tenuta dello stadio San Siro di Milano. Subito Milan e Inter hanno provveduto a fare le dovute verifiche sulla struttura del Meazza e in una nota congiunta hanno rassicurato i tifosi sulla tenuta dello stadio, anche in vista dei prossimi appuntamenti calcistici come la semifinale di Coppa Italia tra Milan e Lazio e il big match di campionato Inter-Juve. “Il fenomeno registrato non ha indotto diminuzioni dei coefficienti di sicurezza della struttura e pertanto non debbono essere presi specifici provvedimenti in merito”, si legge nella nota delle due società milanesi. Ma a preoccupare ora sono i concerti in programma quest’estate. Una perizia realizzata da esperti ingegneri e pubblicata dal Corriere della Sera lancia infatti l’allarme soprattutto per quanto riguarda gli effetti che potrebbero avere sul terzo anello, quello dove il 7 aprile scorso sono state registrate le oscillazioni.
“La situazione non è preoccupante, ma serve comunque cautela“, spiega al Corriere della Sera il professore Gian Michele Calvi, ordinario di tecnica delle costruzioni dell’università Iuss di Pavia, che ha studiato il dossier sull’anomalia di San Siro. “Le vibrazioni non hanno modificato in nulla la struttura, che però può avere problemi in caso si verifichino specifiche situazioni“. Come appunto durante i concerti, in cui il ritmo cadenzato della musica unito ai movimenti di massa del pubblico sugli spalti potrebbe provocare forti ondulazioni degli spalti: “Se qualche centinaia di persone al terzo anello – sostiene il professor Calvi – si mette a saltare con una frequenza di 3 herz, cioè circa tre salti al secondo, senza staccare la punta del piede. Non è così semplice, comunque, soprattutto durante una partita le probabilità che succeda sono molto basse”. Discorso diverso per i concerti: “Con il giusto ritmo della musica può verificarsi” una maggiore oscillazione della struttura dovuta proprio a questi fattori.
Per questo, spiega ancora Calvi, “serve più cautela con il rock, andrebbero esaminate prima le musiche con un’analisi delle frequenze e basterebbe aggiungere qualche dissipatore e qualche ulteriore vincolo che colleghi le tribune alle travi di sostegno”. In ogni caso, tra poco più di un mese San Siro si prepara ad ospitare molti eventi musicali, da Vasco a Ligabue, passando per Biagio Antonacci e Laura Pausini, Ed Sheeran e i tanto attesi Muse.